A sole poche settimane dal licenziamento improvviso di Laurent Freixe, il secondo amministratore delegato fatto fuori in poco più di un anno, oggi è stato il turno del presidente di Nestlè Paul Bulcke di consegnare le sue dimissioni.
Non esattamente un fulmine a ciel sereno, considerando che alcuni investitori della multinazionale alimentare avevano iniziato a chiedere le dimissioni del presidente Bulcke dopo lo scandalo che ha portato al licenziamento dell’ultimo ad.
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Il licenziamento di Laurent Freixe e le modalità con cui sono state gestite le indagini sul suo comportamento hanno accentuato le preoccupazioni sulla governance di Nestlé, fino al punto di mettere in discussione le decisioni del presidente.
Paul Bulcke, presidente del Cda dal 2017 e dal 2008 al 2016 amministratore delegato, ha così deciso di consegnare le proprie dimissioni, ben prima della scadenza del suo mandato che era prevista per aprile 2026. Il vicepresidente Pablo Isla, che secondo le previsioni avrebbe dovuto succedere a Bulcke la prossima primavera, assumerà la presidenza del Cda a partire dal primo ottobre.
“Ho piena fiducia nella nuova leadership di Nestlé e credo fermamente che questa grande azienda sia ben posizionata per il futuro. Questo è il momento giusto per me per farmi da parte e accelerare la transizione pianificata, consentendo a Pablo e Philipp di portare avanti la strategia di Nestlé e guidare l’azienda con una nuova prospettiva”, ha affermato Bulcke dopo l’annuncio della sue dimissioni.
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