Dalle alture del Sud America alle campagne piacentine l’alpaca al centro di un business tutto agricolo. È un’esperienza che unisce economia e creatività quella di Gloria Merli, dell’Emilia-Romagna, che ha trasformato la sua passione per gli alpaca in un’attività unica, dove trasforma la morbida lana del camelide in abiti e accessori artigianali. La sua iniziativa mostra come la moda possa nascere anche dalla semplicità e dall’amore per l’ambiente. Gloria con fantasia, estro e manualità crea abiti e accessori dalla stalla all’atelier.
Mentre preparava la tesi in Architettura al Politecnico di Piacenza, Gloria scopre per caso il mondo degli alpaca e se ne innamora: nasce così, nel marzo del 2016, l’allevamento Alpaca di Marano ad Albareto di Ziano, in provincia di Piacenza, dove, ai vigneti curati dalla mamma, Gloria ha affiancato l’allevamento di rarissimi alpaca di razza huacaya di diversi colori. Una scommessa. Quello dell’imprenditrice è uno dei pochi allevamenti in Italia e viene gestito seguendo una filosofia precisa: tutto ruota intorno al benessere degli animali, dotati di microchip e pedigree, seguiti da controlli veterinari per garantire loro salute, così da ottenere anche un miglioramento genetico del gregge. Questo consente a Gloria di ottenere un prodotto buono, artigianale, naturale e soprattutto Made in Italy: una fibra luminosa, fine, che poi, con un percorso di filiera corta attento ad ogni fase della trasformazione, diventa un filato pregiato, lavorato secondo metodi naturali e senza impiego di sostanze chimiche né tinture. Nel laboratorio di maglieria presente in azienda vengono confezionati accessori e capi di abbigliamento, anche su misura, con filati 100% di alpaca e con colorazioni naturali, usando strumenti della tradizione artigianale come telai, ferri e uncinetto: è quella che lei ama chiamare l’etica del fatto a mano, ovvero l’arte del creare un oggetto che incarna unicità e non lascia nulla al caso. «Tornassi indietro lo rifarei cento volte», dice Gloria che ha ricevuto il premio di “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo” di Donne Coldiretti, riconoscimento per iniziative “green”.
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