Una lente speciale per un occhio altrettanto speciale che osserverà il cielo in maniera rivoluzionaria. E a produrla è un’azienda italiana. La lente, o meglio lo specchio, che si trova attualmente nella sede dell’azienda a Bolzano per la fase di testing, è capace di deformarsi più di mille volte al secondo per compensare le turbolenze atmosferiche, offrendo una risoluzione senza precedenti.
L’innovazione made in Italy
Dallo studio di oggetti estremamente lontani e deboli, fino alla ricerca di esopianeti simili alla Terra, analizzando le loro atmosfere per individuare possibili segni di vita. È l’Extremely Large Telescope (ELT), il telescopio più grande del mondo attualmente in costruzione nel deserto di Atacama, in Cile, da parte dell’European Southern Observatory. Al centro di questo progetto pulsa un cuore tecnologico italiano. Microgate, azienda leader nel settore dell’ottica adattiva con sede a Bolzano, ha infatti un ruolo cruciale nella realizzazione di una specie di super lente, o meglio dello specchio M4, il quarto specchio (sui cinque in totale) che la luce incontra all’ingresso del telescopio. Questo elemento rappresenta il più grande specchio adattivo mai costruito.
La sua caratteristica più straordinaria è la capacità di deformarsi migliaia di volte al secondo per correggere le distorsioni delle immagini astronomiche causate dalla turbolenza atmosferica terrestre e dalle vibrazioni del telescopio stesso. Questa tecnologia avanzatissima è essenziale per garantire che il telescopio possa catturare immagini dell’universo con una risoluzione senza precedenti, aprendo nuove frontiere nella ricerca astronomica.
«Una tecnologia proprietaria, estremamente affidabile e orgogliosamente italiana, che contribuirà a ridefinire la nostra comprensione dell’Universo», ha affermato Roberto Biasi, CTO e co-founder di Microgate.
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