Dirompente, giovane e in costante fermento. Il mondo delle startup e delle Pmi continua ad attrarre capitali, diventando uno dei terreni più fertili per investitori e imprenditori. Nel primo semestre del 2025, il crowdfunding europeo ha toccato quota 160 milioni di euro, grazie a 202 campagne pubbliche lanciate su piattaforme autorizzate in tutta Europa. È il segnale di un ecosistema in rapida maturazione, nato solo alla fine del 2023 con l’introduzione del regolamento European Crowdfunding Service Providers.
A fotografare questa crescita è l’“European Equity Crowdfunding Landscape”, il report di Over Ventures – advisory con sedi a Milano e Lecce – che monitora il mercato del crowdfunding equity in Europa.
L’Italia si prende la ribalta: è seconda in Europa
Se la Francia guida la classifica con oltre 60 milioni di euro raccolti, l’Italia si ritaglia un ruolo da protagonista con circa 24 milioni, davanti ai Paesi Bassi (18,5 milioni), alla Spagna (15 milioni) e all’Irlanda (8 milioni). A fare da traino al mercato italiano sono le piattaforme Mamacrowd e CrowdFundMe, oggi rispettivamente al sesto e decimo posto nella classifica europea per capitali raccolti.

Il dato è ancora più impressionante se si guarda alla traiettoria futura: secondo le stime, il 2025 potrebbe chiudersi con oltre 300 milioni di euro raccolti (+26% rispetto al 2024) e più di 400 campagne attivate (+27%). La media per singolo round si attesta a 778.000 euro, mentre il valore mediano si aggira sui 530.000 euro. A partecipare a questo slancio sono circa 40.000 investitori.
Dati e tendenze che dimostrano come il crowdfunding può rappresentare una importante leva strategica di crescita. Le startup europee, e quelle italiane in particolare, si preparano a raccogliere le sfide di un mercato che, pur rischioso, promette ritorni sempre più concreti. “Non dimentichiamo che una delle più grandi scaleup europee, Revolut, è partita proprio dal crowdfunding – sottolinea Giancarlo Vergine, founding partner di Over Ventures –. Certo, non è un mercato esente da rischi, ma rappresenta un’opportunità concreta per partecipare all’innovazione e generare valore”.
I settori caldi: AI, biotech e food
Guardando ai comparti più attraenti per gli investitori, Life Sciences, tecnologie avanzate (inclusa l’intelligenza artificiale) e Food & Agriculture dominano la scena. In particolare, l’IA si sta affermando anche in ambito crowd, replicando l’interesse esplosivo già registrato nel venture capital.
Piattaforme protagoniste e margini di espansione
A livello europeo si affermano attori come Crowdcube, Capital Cell, Invesdor, SeedBlink e Republic Europe, capaci di operare in più mercati e favorire il decollo di startup e Pmi. In Francia, spiccano SoWeFund – prima in Europa per capitale raccolto nel semestre – e Tudigo, anche se la maggior parte delle operazioni resta confinata in ambito nazionale. Un potenziale ancora da esplorare, quello dell’internazionalizzazione, che vale anche per l’Italia.
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