Nell’attesa di capire cosa deciderà Bruxelles riguardo i motori a combustione, Stellantis accelera nella mobilità senza conducente in Europa. La casa automobilistica ha annunciato oggi l’avvio di una collaborazione con l’estone Bolt, piattaforma di mobilità leader in Europa, per esplorare insieme lo sviluppo e la diffusione di veicoli a guida autonoma senza conducente. Le sperimentazioni inizieranno nei paesi europei a partire dall’anno prossimo, mentre l’inizio della produzione è previsto nel 2029. Intanto l’Unione europea intende rinviare al prossimo 16 dicembre le proposte legislative per espandere la sua tassa sul carbonio alla frontiera e potenzialmente indebolire il divieto per il 2035 sulle nuove auto che emettono CO2.
Il progetto cosa prevede
Bolt offre oggi servizi di mobilità in oltre 50 paesi, tra cui 23 Stati membri dell’Ue, e punta a integrare i veicoli autonomi di Stellantis nella propria piattaforma di mobilità condivisa, per offrire soluzioni completamente autonome e senza conducente. L’obiettivo del gruppo automobilistico guidato da Antonio Filosa invece è quello di progettare una piattaforma con i più elevati standard di sicurezza e affidabilità, ottimizzando al tempo stesso il costo totale di proprietà per gli operatori del servizio, così da renderle una tra le soluzioni più competitive del settore.
Le due aziende prevedono di iniziare la messa su strada dei veicoli di prova in Europa a partire dal 2026. Il programma di sviluppo seguirà un approccio graduale: dai prototipi alle flotte pilota, fino alla scalabilità industriale, con una produzione iniziale prevista per il 2029.
Entrambe le aziende lavoreranno a stretto contatto con le autorità di regolamentazione europee per sostenere un approccio responsabile ai test, alla certificazione e alla diffusione su larga scala, in pieno allineamento con gli standard applicabili in materia di sicurezza, protezione dei dati e cybersecurity.
Quali risvolti per Stellantis
Per Stellantis, questa collaborazione espande l’ecosistema in continua crescita di partner in Europa e rafforza la sua strategia globale di mobilità senza conducente. “La collaborazione con Bolt ha l’obiettivo di rendere questa una realtà, unendo la nostra esperienza ingegneristica alla loro capacità operativa, con l’intento di rendere la mobilità senza conducente in una realtà affidabile nella vita quotidiana europea”, ha detto l’amministratore delegato Filosa. Per Bolt, la partnership segna un passo decisivo verso l’obiettivo di rendere disponibili, entro il 2035, 100.000 veicoli a guida autonoma sulla propria piattaforma di mobilità condivisa.
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