Davide Codazzi, 29 anni, parla al villaggio globale di internet dal suo alpeggio a 1500 metri di quota in Val Gerola, sulle alpi Orobie valtellinesi in provincia di Sondrio. Terra di produzione del formaggio Bitto che lega la sua storia addirittura al tempo dei celti: passato e futuro che si intrecciano tra un videoselfie su Instagram o Tik Tok e la mungitura fatta come una volta, alle prime ore del mattino, nell’azienda di famiglia. Davide ha iniziato al tempo della pandemia, raccontando con semplicità e passione quel lavoro che in azienda agricola mai si era fermato. Non solo ha avviato la vendita online dei propri formaggi ma li ha raccontati attraverso il profilo #modavegia (alla vecchia maniera), che ha oltre 200mila follower. Uno spaccato di vita quotidiana molto lontano da quello dei giovani di città, fatto di sveglie all’alba, mungiture quotidiane, raccolta di foraggi, riparazione di vecchi attrezzi, assistenza agli animali malati, fino al parto delle mucche che lui chiama (come una volta) per nome.
Con lui i giovani scoprono la rara realtà dell’alpeggio, i meno giovani ritrovano racconti, scenari e ricordi. Davide sale in quota da maggio a fine settembre, con una settantina di bovini, tra cui 40 vacche da latte e altrettanti ovicaprini. Sveglia alle cinque del mattino, mungitura, pulizia della stalla, alimentazione degli animali, preparazione dei formaggi, verifica della stagionatura: la giornata è scandita da appuntamenti fissi connessi ai ritmi della natura. Per Davide ogni occasione è buona per raccontare qualcosa di straordinario per chi vive in città, dalla storia di un attrezzo alle caratteristiche di un formaggio, dai bisogni degli animali al pascolo ai problemi che vengono affrontati quotidianamente, come curare una indigestione della mucca con una Coca Cola (al top delle visualizzazioni). Ma anche informa su quanto latte produce una mucca, cosa mangia, come si verificano le gravidanze o come si misura la febbre. Un racconto fatto con l’entusiasmo di chi ama il proprio lavoro e spiega la qualità di un prodotto genuino, aiutando gli altri a distinguerlo dai cibi ultraprocessati purtroppo in voga tra le giovani generazioni. Ma Davide è anche un esempio di quanto siano importanti l’agricoltura e la zootecnica per la sopravvivenza dei territori di montagna, altrimenti destinati all’abbandono
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