Tesla all’insegna della volatilità a Wall Street dopo la trimestrale. Il titolo del colosso della auto elettriche ha aperto gli scambi con una flessione di oltre il 5% (anticipata da un calo del 4% nella sessione after-hours di ieri sera) per poi accelerare e riportarsi sopra la parità con un +2 per cento. Il gruppo guidato da Elon Musk ha infatti presentato dati forti per quanto riguarda le vendite, ma deboli per quanto riguarda l’utile, a causa di un forte aumento dei costi.
I numeri di Tesla sotto la lente
Tesla ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto in calo del 37% a 1,4 miliardi di dollari, su ricavi in aumento del 12% a 28,10 miliardi di dollari. Si tratta del quarto trimestre consecutivo di calo dei profitti.
L’utile netto per azione, il dato osservato speciale dal mercato, è stato di 50 centesimi, sotto le stime degli analisti e in ribasso del 31% rispetto all’anno precedente, con i costi operativi esplosi (+50%).
Secondo il mercato, Musk non è riuscito a rinnovare la gamma di veicoli con un modello nuovo ed entusiasmante né a introdurre un’auto sostanzialmente più economica per attirare un maggior numero di acquirenti. E anche quando ha rivelato due offerte più economiche all’inizio di questo mese – versioni ridotte del Model Y e del Model X – gli investitori non sono rimasti impressionati perché lo sconto non sembrava abbastanza consistente. Entrambe costano poco meno di 40.000 dollari, molto più del previsto.
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