Tim nel primo semestre del 2025 ha registrato un miglioramento su più fronti: crescono ricavi e margini, mentre si riduce la perdita netta. Tra gli eventi di rilievo spicca il ritorno di Piergiorgio Peluso, che da ottobre sarà advisor dell’amministratore delegato Pietro Labriola (nella foto), per poi assumere, da novembre, il ruolo di nuovo Cfo del gruppo.
I numeri del semestre
Nel dettaglio, i ricavi di gruppo sono saliti a 6,6 miliardi di euro, con una crescita annua del +2,7%, calcolata su base like for like (tenendo conto della scissione di NetCo a partire dal 1° gennaio 2024 e dell’uscita di Sparkle secondo i criteri IFRS 5).
L’Ebitda di gruppo è aumentato del +5,5% su base annua, raggiungendo i 2,1 miliardi di euro, mentre l’Ebitda After Lease si attesta a 1,7 miliardi, in crescita del +5%.
Il risultato netto resta negativo ma in netto miglioramento, passando da -646 milioni dello stesso periodo del 2024 a -132 milioni. Il secondo trimestre si avvicina al pareggio, con una perdita contenuta a -8 milioni, mentre il risultato netto ante quote di terzi tra aprile e giugno è positivo per 43 milioni (contro i -81 milioni dell’anno precedente).
Debito sotto controllo e conferma delle guidance
Nel secondo trimestre, il debito netto After Lease è rimasto stabile a 7,5 miliardi, con un equity free cash flow After Lease positivo per 100 milioni di euro. L’azienda ha confermato tutte le previsioni per l’anno in corso e prevede una generazione di cassa positiva nella seconda metà del 2025, in linea con le indicazioni precedenti.
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Focus sull’Italia
In ambito domestico, i ricavi totali in Italia sono cresciuti del +1,6%, raggiungendo i 4,5 miliardi di euro, mentre l’Ebitda After Lease ha segnato un +4,2%, arrivando a 1 miliardo.
- Tim Consumer ha mantenuto ricavi stabili a 3 miliardi di euro (+0,1%), con segnali positivi sui principali indicatori: churn rate in calo nel mobile e ARPU (ricavo medio per cliente) in crescita, sia nel fisso che nel mobile.
- Tim Enterprise ha registrato un significativo incremento dei ricavi a 1,6 miliardi (+4,7%), superando il benchmark del settore. Il Cloud si conferma il motore principale della crescita, con un aumento del +25% annuo.
Tim Brasil e trasformazione del perimetro domestico
Anche Tim Brasil ha contribuito positivamente ai risultati, con ricavi per 2,1 miliardi di euro (+4,8%) e un Ebitda After Lease di 800 milioni (+6,1%).
Prosegue inoltre la strategia di trasformazione del perimetro domestico, con un’attenzione particolare all’efficienza operativa. Nel semestre, il divario positivo tra Ebitda After Lease e Capex ha generato un beneficio di circa 90 milioni di euro. Gli investimenti complessivi del gruppo sono stati pari a 800 milioni di euro, corrispondenti al 12,6% dei ricavi.
Cambi al vertice
Infine, il cda ha preso atto delle dimissioni di Eugenio Santagata (Chief Public Affairs) e di Adrian Calaza (Chief Financial Officer). Come anticipato, sarà Piergiorgio Peluso a prendere il posto di Calaza come nuovo Cfo, subito dopo la presentazione dei risultati del terzo trimestre. Leonardo de Carvalho Capdeville è stato nominato Chief Technology Officer a diretto riporto dell’ad.
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