Dopo l’ispezione di Bankitalia che ha ha bloccato le operazioni straordinarie del gruppo, incluso il progetto di banca digitale Tnb con Fsi, chiedendo una revisione della governance, Giorgio Medda, ceo di Azimut Holding, ha mandato un messaggio rassicurante: “Ribadiamo ancora una volta che l’ispezione ordinaria recentemente completata dalla Banca d’Italia su Azimut Capital Management rientra nel normale processo di vigilanza cui sono regolarmente sottoposti tutti i principali asset manager e l’accogliamo con spirito di piena trasparenza e costruttiva collaborazione. I rilievi emersi sono pienamente gestibili e coerenti con la cultura del miglioramento continuo che da sempre caratterizza il nostro gruppo. Come abbiamo ribadito più volte, l’ispezione non è correlata all’operazione Tnb. Abbiamo già iniziato a lavorare e ad attuare una serie di miglioramenti mirati principalmente alla governance e al risk management della nostra controllata, che rafforzeranno ulteriormente la solidità e la scalabilità della nostra piattaforma italiana. Il piano d’azione di Acm sarà presentato entro il 30 novembre e completato entro e non oltre il 30 aprile 2026. Ciò consentirà al gruppo di operare con maggiore chiarezza e visibilità sui prossimi passi normativi relativi al progetto Tnb, la cui autorizzazione prevediamo di ricevere entro il secondo trimestre del 2026, nei limiti del buon senso in un processo articolato ma ben gestibile da un’istituzione finanziaria globale come il nostro Gruppo. La nostra visione strategica rimane immutata. Tnb è un progetto trasformativo per Azimut che porteremo avanti con determinazione, poiché non vediamo alternative a quanto ci siamo impegnati a realizzare sin dall’annuncio del progetto nel marzo 2024.”
Buyback
Il manager ha aggiunto: “Allo stesso tempo, il nostro impegno nella gestione strategica del capitale è concreto e immediato. Nell’ambito del piano di riacquisto di azioni proprie, e l’intenzione di proporre la loro cancellazione fino a un massimo di 500 milioni di euro, ieri Azimut ha già riacquistato 350.000 azioni a un prezzo medio di 31,95 euro e continueremo nei prossimi giorni. Il management inizierà anche ad acquistare azioni a titolo personale, un chiaro segnale di fiducia nella nostra strategia, nella qualità dei nostri risultati e nel potenziale a lungo termine del gruppo. Prevediamo di generare un valore significativo per il futuro, sostenuto da fondamentali solidi e dal contributo rilevante di Elevate 2030″.
In Borsa
Giovedì le azioni di Azimut sono arrivate a perdere il 9% dopo la notizia dei rilievi Bankitalia, per poi chiudere a -10%. Tanto che il presidente di Azimut Pietro Giuliani aveva detto: “Ritengo che quanto sta accadendo sul titolo Azimut sia inaspettato e irrazionale. Le attuali quotazioni di Azimut Holding rappresentano per gli investitori un’ottima opportunità di acquisto e/o di rafforzamento delle proprie posizioni. Per questo a titolo personale, ho già dato disposizioni di incrementare il mio investimento in azioni Azimut per alcuni milioni di euro da qui ai prossimi giorni. Lo anticipo al mercato poiché non vorrei che in questo clima di “caccia alle streghe” qualcuno pensasse che in qualche modo sia coinvolto nel “sali e scendi” di Borsa per trarne profitto personale”.
Ieri il titolo all’apertura di Borsa ha iniziato a risalire.
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