Il bitcoin corona la rincorsa a nuovi livelli record. Oggi la criptovaluta si è spinta fino a 109.462 dollari, aggiornando il precedente massimo toccato a inizio anno. Una sponda al rialzo odierno arriva dal disegno di legge dell’amministrazione Trump che punta a normare il settore delle stablecoin.
Nell’ultimo mese e mezzo la criptovaluta ha recuperato quanto perso fino all’8 aprile, quando le quotazioni erano scivolate fino a 74mila dollari complice la crisi dei dazi. Da allora la progressiva risalita tra distensione delle tensioni sui mercati e anche l’effetto sostituzione innescato dal declassamento del debito sovrano degli Stati Uniti da parte di Moody’s, che spinto gli investitori a guardare ad alternative come riserve di valore rispetto ai Treasury.
Il prezzo di Bitcoin è cresciuto costantemente questo mese, con un aumento del 16%. Gli afflussi cumulativi negli ETF che replicano il prezzo di Bitcoin hanno superato i 40 miliardi di dollari la scorsa settimana e hanno registrato solo due giorni di deflussi a maggio, secondo SoSoValue.
C’è spazio per ulteriori rialzi? “Ci sono diversi fattori che potrebbero far esplodere il prezzo del bitcoin. Con il recente declassamento del rating creditizio degli Stati Uniti e l’ammontare del debito che deve essere rifinanziato quest’anno, sarà interessante vedere quale sarà la domanda di titoli di Stato di nuova emissione”, rimarca Simon Peters, crypto markets analyst di eToro. Un fallimento dell’asta, ovvero un numero insufficiente di acquirenti, potrebbe costringere la Fed a intervenire e fornire liquidità per queste obbligazioni, aumentando così il proprio bilancio. Questo va a favore di bitcoin dato che, storicamente, il prezzo del cripto asset è cresciuto in linea con l’aumento del bilancio della Fed.
Inoltre, altri Paesi sviluppati come Cina, Regno Unito, Europa e Australia stanno abbassando i tassi di interesse e allentando le condizioni finanziarie, cosa che storicamente è stata di buon auspicio per i prezzi dei criptoasset.
In secondo luogo, spiega Peters, un gran numero di acquirenti sono alla ricerca di un’offerta fissa. Oltre agli investitori individuali, sempre più società quotate in borsa stanno adottando strategie di tesoreria in bitcoin, acquistando miliardi di dollari alla volta. Anche i fondi pensione e i fondi sovrani stanno aumentando la loro esposizione al bitcoin attraverso ETF spot e, a loro volta, si stanno accaparrando una maggiore quantità di offerta disponibile.
Sulla stessa lunghezza d’onda Adrian Fritz, Head of Research di 21Shares. “Il fatto che il Bitcoin abbia stabilito un nuovo record deve essere visto come l’inizio di un ciclo, e non come la fine. A differenza di quanto si osservava in passato, quando i rally di mercato erano dovuti soprattutto ai movimenti degli investitori retail, la corsa a cui stiamo assistendo oggi si basa su fondamentali molto più solidi: afflussi di investimenti da parte di player istituzionali, un contesto macroeconomico favorevole e la più forte contrazione dell’offerta di BTC della storia”. “Grazie a questi e ad altri fattori favorevoli, tra cui l’allentamento delle tensioni commerciali tra Usa e Cina, noi di 21Shares riteniamo che il Bitcoin sia nella posizione per continuare a crescere”, conclude Fritz.
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