Tutto pronto per il nuovo Btp Italia. L’emissione partirà domani con i primi tre giorni riservati agli investitori retail e l’ultimo (30 maggio, dalle ore 10 alle 12) dedicato agli investitori istituzionali. Lo strumento indicizzato all’inflazione ritorna dopo oltre due anni di assenza. L’ultima emissione (marzo 2023) raccolse quasi 10 miliardi (9,91 mld) con un record di fetta della domanda (oltre l’86%) in arrivo dai piccoli investitori.
Stamattina il Tesoro ha reso noto l’entità della cedola minima garantita. La cedola (reale) annua minima della ventesima emissione del Btp Italia è stata fissata all’1,85%. La cedola definitiva sarà stabilita con successiva comunicazione nella mattinata di venerdì 30 maggio, all’apertura della quarta giornata di emissione, e potrà essere confermata o rivista al rialzo.
Il titolo, con godimento 4 giugno 2025 e scadenza 4 giugno 2032, è indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi – Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.
I dettagli dell’emissione
Il titolo avrà durata settennale e prevede un premio fedeltà finale extra pari all’1% per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza. A differenza dei classici Btp legati all’inflazione europea, il Btp Italia è legato all’inflazione tricolore e offre la protezione in caso di deflazione. Il numero indice dell’inflazione calcolato alla data di godimento e regolamento del titolo è 121,39000.
Il codice ISIN del titolo per la Prima Fase è IT0005648248.
Per la sottoscrizione del Btp Italia, oltre a recarsi in banca o all’ufficio postale, è possibile anche l’acquisto online mediante l’home-banking (con funzione di trading abilitata). Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso tre banche dealers: Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco BPM.
Oltre alla tassazione agevolata al 12,5% che riguarda tutti i titoli di Stato, i Btp sono esenti dalle imposte di successione e non concorrono al calcolo ISEE (fino alla soglia dei 50mila euro).
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