Il risiko del credito continua a dettare i ritmi in Piazza Affari con le Generali in prima linea. Il titolo del Leone di Trieste ha agguantato oggi i nuovi massimi storici a 33,64 euro, con un balzo giornaliero del 3,2% e capitalizzazione balzata sopra i 50 miliardi di euro. In rally anche Banca Generali (+2,9%) e Mediobanca (+1,9%).
La proposta di integrazione fra Mediobanca e Banca Generali tiene banco e il mercato guarda ai prossimi sviluppi, a partire dal prossimo cda della compagnia triestina. Andrea Sironi, presidente di Generali, ha confermato oggi che il prossimo board in agenda mercoledì prossimo parlerà dell’Ops da 6,3 miliardi annunciata da Piazzetta Cuccia su Banca Generali e per la quale verrà utilizzata la quota del 13,1% detenuta in Generali (per ogni 10 azioni di Banca Generali portate in adesione verranno corrisposti 17 titoli della compagnia triestina).
Sull’operazione si è espresso anche Massimo Doris. “È una bella operazione per Mediobanca, ammesso che vada a buon fine”, ha detto l’amministratore delegato di Banca Mediolanum che conferma la volontà di rimanere azionisti di piazzetta Cuccia. Sul voto nella prossima assemblea di Mediobanca del 16 giugno, chiamata a votare sull’operazione, non c’è ancora un’indicazione di voto. “Ne discuteremo nei Cda di Banca Mediolanum e Mediolanum Vita, che sono le due società che detengono una partecipazione, prima del 16 giugno», ha tagliato corto Doris che ha ammesso di essersi sentito telefonicamente con Alberto Nagel e che al momento non è in programma un incontro tra i due banchieri. Nessun commento invece sul nodo passivity rule (Mediobanca a sua volta è sotto Ops di Mps).
L’istituto di Basiglio, che possiede una quota del 3,49% in Piazzetta Cuccia distribuita tra Banca Mediolanum e Mediolanum Vita, non identifica nelle possibili nozze tra Mediobanca e Banca Generali un possibile problema. “Certamente ci sarà un competitor più forte di prima – ha spiegato Doris – ma quando siamo partiti, nel 1982, eravamo i più piccoli del mercato. E le banche tradizionali c’erano ed erano grandi. Eppure, siamo cresciuti, siamo cambiati tantissimo e ci siamo evoluti. Per cui, qualunque sia l’esito di questo risiko non sarà un problema per noi”.
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