Nell’ultimo trimestre Nvidia ha nuovamente superato le attese di Wall Street, sostenuta da una domanda esplosiva per i chip che alimentano l’attuale boom dell’intelligenza artificiale.
L’azienda ha registrato ricavi per 57 miliardi di dollari, in aumento del 62% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e oltre il 245% in più rispetto al 2023, superando anche le previsioni degli analisti, che stimavano circa 55 miliardi.
Per il trimestre in corso, Jensen Huang, ceo del gruppo prevede un ulteriore balzo del fatturato fino a 65 miliardi di dollari, anche in questo caso superando le aspettative del mercato.
Mercati positivi
Dopo l’annuncio dei risultati, a mercati chiusi, il titolo Nvidia è salito di quasi il 4%, a conferma della fiducia degli investitori nella continuità degli investimenti sulle nuove tecnologie da parte delle Big Tech. Già nella seduta regolare le azioni avevano guadagnato il 2,8%.
Infatti, nonostante un recente rallentamento del mercato tech, che ha visto un calo del titolo Nvidia dell’11% dai massimi di inizio novembre, i risultati confermano il ruolo dominante dell’azienda nell’ecosistema globale dell’intelligenza artificiale. Sembra che le tensioni degli investitori, preoccupati per le valutazioni elevate e gli enormi investimenti in data center e infrastrutture IA, non hanno impedito a Nvidia di superare anche le stime più ottimistiche.
Domanda incessante
Secondo gli analisti di Bank of America, Nvidia si trovava davanti a una “sfida complessa”: soddisfare aspettative molto alte in un clima di crescente scetticismo sugli investimenti legati all’intelligenza artificiale. E la società non solo ha raggiunto l’obiettivo, ma lo ha superato: un utile netto di 31,9 miliardi, rispetto ai 30 miliardi stimati, un margine lordo del 73,4% e ricavi legati al mondo dei data center di 51,2 miliardi (superiore ai 49 miliardi previsti).
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Inoltre, guardando al resto dell’anno, la società prevede di tornare a un margine lordo del 75%, dopo una lieve compressione dovuta ai costi di lancio delle nuove architetture.
Un elemento chiave dei risultati è che Nvidia ha ottenuto questa performance pur essendo praticamente esclusa dal mercato cinese dei data center. Il chip H20, sviluppato per rispettare le restrizioni all’export imposte dagli Stati Uniti, ha generato infatti vendite “insignificanti”. E anche guardando al trimestre in corso, la società non ha inserito nessuna potenziale entrata dalla Cina.
Motore dell’IA
I risultati presentati durante la notte tra mercoledì e giovedì hanno reso chiara una cosa: nonostante le incognite geopolitiche e la volatilità del settore tecnologico, Nvidia continua a dimostrare una posizione dominante e una capacità unica di cavalcare la domanda mondiale di soluzioni per l’intelligenza artificiale. Con ricavi in accelerazione e una pipeline di prodotti sempre più avanzati, l’azienda si conferma il punto di riferimento del mercato IA e, per ora, non mostra segni di rallentamento.
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