L’annuncio a sorpresa del primo Ministro francese François Bayrou, che ha indetto un voto di fiducia sui piani di austerità fiscale del suo governo per l’8 settembre, pesa oggi sui mercati europei. Già ieri nell’ultimo scorcio di seduta la Borsa di Parigi aveva accusato il colpo andando a chiudere con un pesante -1,6% e stamattina le vendite si sono confermate con l’indice Cac 40 arrivato a cedere il 2% con in particolare i titoli bancari in affanno.
In Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede lo 0,9% con nelle retrovie le banche. In coda spicca Unicredit, titolo di maggior peso di tutto l’indice, che cede il 2,1%; deboli anche Mediobanca (-1,9%) e Intesa (-1,7%). In luce invece Diasorin (+4%).
Governo Bayrou con i giorni contati
Il premier Bayrou ha dichiarato che il Presidente francese Emmanuel Macron ha accettato di convocare anticipatamente il Parlamento per consentire al governo di presentare il suo piano fiscale e di tenere
la mozione di fiducia. «Ci attende la finanziaria più importante della nostra storia», ha detto il premier, paventando il rischio di sovraindebitamento.
La crisi di governo appare quasi inevitabile visto che Rassemblement National di Marine Le Pen così come il partito di sinistra France Unbowed e i Verdi hanno dichiarato che voteranno contro la
mozione dell’8 settembre; anche i socialisti difficilmente appoggeranno il governo. Considerando che Renaissance, il partito centrista di Macron ha 210 seggi in parlamento, mentre sinistra e destra ne hanno complessivamente 330 e hanno già dichiarato che voteranno no, la caduta del governo appare decisamente probabile.
Borse in affanno, tensioni anche sui bond
Le nubi che si addensano sempre più fitte su Parigi non mancano di ripercuotersi sui titoli di stato transalpini, già in affanno vistoso nell’ultimo anno alla luce delle crescenti pressioni sul debito accompagnate dalla costante instabilità politica. Lo spread Oat-Bund, ossia il differenziale di rendimento tra il debito decennale francese e quello tedesco, ha toccato i 78 punti base, in rialzo di 3 punti rispetto a ieri e di 78 rispetto a settimana scorsa.
Sale anche lo spread Btp-Bund, che stamattina si assesta a 88 punti rispetto agli 85 della chiusura di ieri, con rendimento del decennale italiano in area 3,62%.
Nelle ultime settimane la differenza tra Btp e Oat si è assottigliata costantemente portandosi sotto i 10 punti base (oggi toccato un minimo a 7 pb), stando a dimostrare l’aumento del rischio di detenere titoli della Francia. I rendimenti decennali degli Oat sono ora tra i più alti dell’Ue, avendo già superato quelli di paesi un tempo al centro della crisi del debito sovrano europeo come Grecia e Portogallo.
“I titoli di Stato francesi avevano già sottoperformato quest’estate, in un contesto altrimenti favorevole per il debito pubblico europeo. E oggi saremo tutti in attesa dei titoli dei giornali per vedere se i rendimenti francesi a 10 anni inizieranno a superare quelli italiani”, argomento stamattina gli esperti di Ing che i interrogano anche se le recenti notizie francesi destabilizzeranno l’interesse verso l’euro in senso più ampio, o se si tratti di un problema francese isolato.
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