In Grand Bretagna i rendimenti dei bond a 30 anni sono saliti ai livelli più alti dal 1998 e la sterlina è scivolata di oltre l’1,5% evidenziando la crescente preoccupazione degli investitori sulla capacità del Regno Unito di tenere sotto controllo le proprie finanze.
In particolare, la debolezza della sterlina evidenzia inoltre la crescente preoccupazione circa la capacità del governo laburista di esercitare vincoli fiscali.
I rendimenti dei titoli di Stato trentennali sono saliti al 5,723%, il livello più alto da maggio 1998, e la sterlina ieri è stata di gran lunga la valuta del G10 con la performance più debole della giornata rispetto al dollaro, con un calo di oltre l’1,5% .
Gli analisti hanno riacceso l’attenzione sulle sfide economiche che aspettano gli Uk a fronte degli elevati livelli di indebitamento, la lenta crescita economica e il più alto tasso di inflazione tra le principali economie occidentali del G7.
Santander ha affermato che ora prevede che la Banca d’Inghilterra manterrà i tassi al 4% fino alla fine del 2026, dopo aver precedentemente previsto due tagli l’anno prossimo.
Poiché il bilancio difficilmente verrà approvato prima di novembre, la Gran Bretagna dovrà affrontare settimane di speculazioni sugli aumenti delle tasse, con il rischio di indebolire gli investimenti e la fiducia dei consumatori.
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