La californiana Qualcomm compra Arduino, l’azienda italiana leader nel settore hardware e software open source. Lanciato anche un nuovo software per l’intelligenza artificiale. La conclusione della transazione è soggetta all’approvazione normativa e alle altre consuete condizioni di chiusura. Il prezzo non è stato rivelato.
Qualcomm ha spiegato che Arduino “manterrà il suo marchio, i suoi strumenti e la sua missione indipendenti”. Il fornitore di chip americano per telefoni cellulari si sta espandendo in altri settori come veicoli connessi, auricolari wireless, computer portatili e macchine industriali. L’accordo con Arduino consentirà di acquistare una piattaforma open source con oltre 33 milioni di sviluppatori.
Arduino ha sede legale in Svizzera, ma la maggioranza dei suoi dipendenti sono in Italia, a Torino, dove si concentrano le attività di ricerca e sviluppo. Il ceo Fabio Violante ha garantito che “il team resterà in Italia, e anzi l’idea è di rafforzarlo con i nuovi investimenti”. A oggi, gli hardware sviluppati da Arduino vengono costruiti vicino a Ivrea. La prima scheda basata sul chip Dragonwing di Qualcomm, però, verrà realizzata in Asia.
Il software
Con l’acquisizione nasce Arduino Uno q, un computer a scheda singola con architettura “dual brain”: un microprocessore compatibile con Linux Debian e un microcontrollore in tempo reale. Basato sul chip Qualcomm Dragonwing QRB2210, è pensato per soluzioni di visione e audio Ia applicabili alla smart home e all’automazione industriale. È anche la prima scheda compatibile con Arduino App Lab, nuovo ambiente che unifica sviluppo su sistemi real-time, Linux, Python e flussi di intelligenza artificiale.
Le scuole
Arduino è largamente utilizzato da studenti delle scuole superiori e delle università di tutto il mondo per imparare a costruire e programmare dispositivi elettronici. Viene utilizzato anche da ingegneri professionisti per sviluppare rapidamente prototipi. Il suo software e hardware sono compatibili con i chip di una vasta gamma di fornitori oltre a Qualcomm. Le due aziende hanno dichiarato che continueranno a supportare i chip di altri produttori.
I manager
“Con le acquisizioni di Foundries.io, Edge Impulse e ora Arduino, stiamo accelerando la nostra visione di democratizzare l’accesso ai nostri prodotti di intelligenza artificiale e computing all’avanguardia per la comunità di sviluppatori globale”, ha affermato Nakul Duggal, Group General Manager, Automotive, Industrial and Embedded IoT, Qualcomm Technologies.
“Unire le forze con Qualcomm ci consente di potenziare il nostro impegno per l’accessibilità e l’innovazione”, ha dichiarato Fabio Violante, ceo di Arduino, “Il lancio di Uno q è solo l’inizio: siamo entusiasti di offrire alla nostra comunità globale strumenti potenti che rendono lo sviluppo dell’intelligenza artificiale intuitivo, scalabile e aperto a tutti”.
“La nostra passione per la semplicità, la convenienza e la comunità ha dato vita a un movimento che ha cambiato la tecnologia”, ha affermato Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino, “Unendoci a Qualcomm, offriremo strumenti di intelligenza artificiale all’avanguardia alla nostra comunità, rimanendo fedeli a ciò che è sempre stato più importante per noi“.
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