Doccia gelata oggi per i titoli europei della Difesa. I numeri trimestrali diffusi dalla tedesca Rheinmetall non hanno impattato con le attese complici i ritardi nell’assegnazione dei contratti di difesa in Germania. La reazione degli investitori è stata repentina con il titolo del colosso tedesco della difesa in calo di oltre il 5% alla Borsa di Francoforte. Peggio fa Leonardo che in Piazza Affari è arrivata a cedere quasi il 7% in area 47,2 euro. A Londra BAE Systems segna invece un calo del 4,4%.
Trimestre sotto le attese per Rheinmetall
Rheinmetall ha chiuso il secondo trimestre con ricavi per 2,43 miliardi di euro rispetto ai 2,53 miliardi del consensus fornito dalla stessa società della difesa sul proprio sito web.
L’azienda tedesca leader nella produzione di carri armati e veicoli da combattimento per la fanteria ha confermato le sue previsioni di crescita delle vendite per l’intero 2025 che nella seconda metà dell’anno dovrebbe vedere materializzarsi ordini per miliardi di euro da parte dell’esercito tedesco. A marzo Berlino infatti ha approvato un maxi-piano da 500 miliardi in spese pubbliche su infrastrutture e difesa nei prossimi 10–12 anni. Di questi, circa 380 miliardi di spese per la difesa verranno finanziati grazie all’allentamento del “freno al debito” costituzionale.
“I nostri portafogli ordini sono pieni e continueranno a crescere in futuro”, ha affermato l’amministratore delegato Armin Papperger, che vede Rheinmetall “sulla buona strada per diventare un campione mondiale della difesa”. Il portafoglio ordini ha raggiunto i 63,2 miliardi nel primo semestre, in aumento rispetto ai 48,6 miliardi di un anno prima. Nei piani del gruppo c’è un aumento degli investimenti in diversi paesi europei per creare nuove capacità per soddisfare la domanda nei suoi mercati principali.
Settore difesa reduce da rally forsennato
In generale, l’aumento delle spese militari ha dato fiato negli ultimi anni al rally del settore. Negli ultimi 12 mesi Rheinmetall ha visto il proprio valore in Borsa più che triplicarsi (+240%). Dal canto suo Leonardo segna +80% da inizio anno e +120% negli ultimi 12 mesi.
Lo scorso anno Leonardo e Rheinmetall hanno dato vita a una joint venture paritetica con l’obiettivo di formare un nuovo nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento in Europa.
Leggi anche:
Iveco passa all’indiana Tata per 3,8 miliardi, divisione difesa a Leonardo
Partecipate statali, ecco quelle cresciute di più nel semestre
© Riproduzione riservata