Lo scatto a livello record delle vendite di Tesla non scalda il mercato, anzi. Ieri il titolo del colosso delle auto elettriche è scivolato indietro del 5% con gli investitori che hanno preso profitto dopo il forte rally negli ultimi mesi (+40% nei tre mesi tra luglio e settembre).
Tesla ha registrato un aumento delle vendite trimestrali toccando il record di 497mila auto, con un rialzo del 7,4% rispetto all’anno precedente, superando ampiamente le stime di consensus che erano ferme in area 440 mila. Il modello di punta Model 3/Y è tornato a crescere del 9% su base annua dopo due trimestri consecutivi di flessione e arrivano a 481.166 consegne, pari al 96,8% del totale. Le altre linee segnano invece circa il -30% su base annua con il premium Tesla, da Model S/X a Cybertruck, non riesce a trovare trazione.
I numeri finanziari del terzo trimestre arriveranno il prossimo 22 ottobre.
Il boom del trimestre appena concluso è figlio della corsa dei clienti ad acquistare auto elettriche prima della scadenza dei sussidi federali di 7.500 dollari negli Stati Uniti.
“Il record trimestrale, alimentato da fattori straordinari, dovrà ora misurarsi con un quarto trimestre privo dell’effetto fiscale – asserisce Gabriel Debach, market analyst di eToro – . L’altro lato della medaglia resta la sensibilità agli stimoli esogeni: quando la domanda marginale deve essere sbloccata, gli strumenti sono prezzo, finanziamenti e incentivi. Per questo il quarto trimestre, senza coda fiscale negli Stati Uniti, misurerà quanto del rimbalzo sia ripetibile a condizioni normali”.
Intanto Europa emergono segnali di stabilizzazione delle vendite di Tesla in alcuni mercati: a settembre si vedono progressi in Francia, Norvegia, Spagna e Danimarca, mentre la Svezia resta in forte calo, con volumi che comunque nel continente sono per definizione spezzettati per Paese e per mese.
In Italia si registrano 1.450 immatricolazioni Tesla a settembre contro 1.949 un anno prima (-25,6%), in un mercato complessivo in lieve crescita.
Tesla il principale catalyst rimane l’IA
Gli investitori in questi mesi si sono soffermati soprattutto sui progressi di Tesla sul fronte Cybercab, il veicolo autonomo dedicato di Tesla al centro del suo servizio di robotaxi. L’azienda prevede di iniziare a produrlo già dal prossimo anno. “La valutazione dell’intelligenza artificiale inizierà a essere sbloccata nella storia di Tesla e crediamo che il percorso verso una valutazione di Tesla basata sull’intelligenza artificiale nei prossimi 6-9 mesi sia ormai iniziato”, ha affermato Dan Ives, analista di Wedbush che stima una capitalizzazione di mercato di 2.000 miliardi di dollari per tesla all’inizio del 2026 in uno scenario rialzista e di 3.000 miliardi di dollari entro la fine del 2026, con l’avvio della produzione su larga scala della roadmap per la guida autonoma e la robotica.
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