La settimana si apre all’insegna dell’incertezza. Il conflitto in Medio Oriente continua a proiettare ombre sui mercati azionari e sulle materie prime. Tra queste, il vero protagonista resta il petrolio. Da inizio mese il Wti ha guadagnato oltre il 23%, segnando il miglior rialzo mensile dal novembre 2020. A contenere la speculazione rialzista contribuisce tuttavia la consapevolezza tra gli operatori che l’Opec è ancora al di sotto del potenziale produttivo e quindi eventuali tagli alle forniture iraniane resterebbero gestibili. Tutti gli occhi sono puntati sullo Stretto di Hormuz, da cui passa circa il 20% dei flussi di petrolio, la cui chiusura provocherebbe un aumento del prezzo del petrolio e del gas naturale. La settimana si svilupperà quindi sui rischi di una escalation, che evidentemente sono visti come relativamente bassi al momento. In attesa di sviluppi, l’attenzione degli investitori sarà catturata da alcuni eventi in calendario.
Powell al Congresso, attenzione alle sue parole
Jerome Powell torna protagonista. Martedì e mercoledì il presidente della Federal Reserve interverrà rispettivamente alla Camera e al Senato. Le sue parole saranno analizzate al microscopio dagli investitori, alla ricerca di indizi sul timing dei futuri tagli dei tassi, che continuano a slittare nonostante le pressioni politiche. Gli investitori cercheranno segnali su quanto l’incertezza geopolitica, i dati resilienti sull’economia reale e il lento processo disinflazionistico stiano modificando la narrativa di politica monetaria.
Europa impegnata in una girandola di vertici
In Europa, la settimana sarà scandita da importanti summit. Martedì si apre a L’Aia il vertice Nato, con un’agenda dominata dalla proposta di aumentare la spesa militare fino al 3,5% del Pil, più un ulteriore 1,5% da destinare alle infrastrutture di difesa. Una spinta sostenuta soprattutto dagli Stati Uniti, nel tentativo di rafforzare il fronte occidentale in un contesto internazionale sempre più instabile. A seguire, giovedì e venerdì, i leader europei si sposteranno a Bruxelles per il Consiglio Europeo, incentrato proprio sulle implicazioni strategiche emerse dal summit della difesa. Il tutto in aggiunta all’incontro bilaterale Ue-Canada, dove verrà siglata un’intesa per rafforzare la cooperazione nel procurement militare, nel quadro del programma “Re-Arm Europe”.
Al via a Pechino il Comitato Nazionale del Partito
Sul fronte asiatico, riflettori puntati su Pechino, dove da martedì a venerdì si riunirà il Comitato Nazionale del Partito Comunista Cinese. L’organo legislativo più potente della Repubblica Popolare discuterà temi di primo piano, tra cui le tensioni commerciali con gli Stati Uniti e la crisi in Medio Oriente, che sta avendo ripercussioni anche sull’Asia.
A Piazza Affari occhio a Tim e banche
In Italia, l’attenzione degli investitori sarà concentrata su alcuni snodi societari di rilievo. Domani è in agenda l’assemblea di Tim, occasione cruciale per comprendere l’evoluzione della governance dopo l’ingresso di Poste al posto di Vivendi. Sempre entro la prima metà della settimana è attesa l’autorizzazione della Bce sull’Ops lanciata da Mps su Mediobanca. Si tratta del passaggio più atteso di un’operazione che potrebbe ridisegnare il settore bancario italiano.
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