La settimana che prende il via oggi segnerà il giro di boa di metà anno, favorendo una revisione degli outlook da parte degli esperti di mercato alla luce dei primi sei mesi. Intanto Wall Street ha chiuso la scorsa ottava con un nuovo massimo storico, il quarto da inizio anno. “Ma a differenza dei rally precedenti, qui non c’è euforia, né un catalizzatore unico: c’è una combinazione di tregue. Tregue sui mercati, sulla geopolitica e persino nella narrativa monetaria. Un equilibrio sottile, quasi illusorio, ma sufficiente a rilanciare l’appetito per il rischio”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro. Anche il quadro europeo si inserisce in questa stagione di tregue. L’indice tedesco Dax ha segnato la miglior chiusura da tre settimane, trainato da un rimbalzo del comparto auto. “La narrazione commerciale si fa più morbida: gli Stati Uniti sembrano voler diluire l’intensità dei dazi sul Vecchio Continente, e l’Eurozona si aggrappa all’idea che l’estate possa portare non solo turismo, ma anche stabilità”, continua Debach.
Sfumato il rischio geopolitico in Medio Oriente, i riflettori tornano sulla questione dazi, in vista del 9 luglio, quando terminerà la tregua tariffaria di 90 giorni varata ad aprile. Ogni dichiarazione che arriverà già nei prossimi giorni sarà quindi osservata con lo stesso peso di un dato macro. Ma non mancheranno altri importanti appuntamenti da seguire da vicino.
Al via il Forum di Sintra
Parte oggi il Forum Bce di Sintra dove interverranno diversi banchieri centrali, tra cui la presidente Bce, Christine Lagarde, e il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell. Un appuntamento che durerà tutta la settimana da cui potrebbero giungere informazioni aggiuntive rispetto a quelle delle recenti dichiarazioni e soprattutto alla luce dei rumor di un possibile annuncio in autunno del successore di Powell, il cui mandato scade a maggio del prossimo anno. Mentre per quanto riguarda la Bce “il dibattito interno all’Eurotower, proprio a Sintra, sarà cruciale per capire se la pausa estiva della politica monetaria è una scelta condivisa o una tregua mal digerita”, aggiunge l’esperto di eToro.
Inflazione Eurozona
Domani, martedì 1 luglio, verrà diffuso il dato preliminare sull’inflazione dell’Eurozona, relativo al mese di giugno. Gli analisti non si aspettano grossi movimenti sul fronte prezzi, con un dato sostanzialmente in linea con il mese precedente (headline in rialzo verso il 2%, core stabile al 2,3%). Non dovrebbe infatti essere rilevata la recente impennata dei prezzi dei carburanti in scia al conflitto in Medio oriente.
Sotto la lente i dati sul lavoro Usa
Altro importante dato macro sarà quello sul mercato del lavoro americano. La pubblicazione verrà anticipata di un giorno rispetto al solito, a giovedì 3 luglio, visto che venerdì 4 luglio Wall Street sarà chiusa per il Giorno dell’Indipendenza. Le attese sono per un lieve rallentamento dei nuovi occupati. Non numeri drammatici, ma abbastanza da far discutere. Sarà quindi un banco di prova per le aspettative di taglio da parte della Fed.
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