Prende il via oggi la settimana della Federal Reserve (Fed). La banca centrale americana si appresta a tagliare i tassi di interesse nella riunione di mercoledì 17 settembre, per la prima volta da dicembre 2024. Nell’attesa di questo appuntamento, il più importante dei prossimi giorni, i mercati proseguono la buona performance della scorsa ottava (circa +1,5% in Usa ed Europa, +4% in Giappone).
Intanto il fronte politico resta caldo. Venerdì sera a mercati chiusi, l’agenzia Fitch ha tagliato il rating della Francia ad A+, sei gradini sopra il livello junk, sottolineando la fragilità dei conti pubblici e una paralisi politica che in poco più di un anno ha già bruciato tre governi. “Con un deficit atteso sopra il 5% fino al 2027, Parigi paga un premio crescente sul debito, mentre il nuovo premier Lecornu eredita una missione quasi impossibile: ricucire con l’opposizione e garantire ai mercati una traiettoria fiscale credibile prima delle presidenziali del 2027”, sottolinea Gabriel Debach, market analyst di eToro. Il miglioramento dei conti pubblici invece promuove Portogallo (Fitch alza il giudizio ad A da A-, outlook stabile) e Spagna (S&P alza a A+ da A con outlook stabile).
Questa mattina in Cina, i dati su vendite al dettaglio e produzione industriale sono risultati peggiori delle attese, così come peggiorano gli investimenti fissi, alimentando le aspettative di un nuovo intervento delle autorità a supporto dell’economia.
Tornando alla settimana, accanto alle banche centrali, la settimana porterà alcuni dati importanti tra cui le vendite al dettaglio e la produzione industriale negli Stati Uniti, che daranno indicazioni sulla tenuta dei consumi e della manifattura sotto pressione dazi.
Sguardo sulla Fed di Powell
L’attenzione è tutta sulla Fed, chiamata a inaugurare il nuovo ciclo di allentamento con un taglio di 25 punti base che porterebbe i tassi al 4-4,25%, il livello più basso da fine 2022. Altri due tagli sono prezzati per i meeting di ottobre e dicembre e ulteriori 70 punti base sono previsti nel 2026. Di interesse per i mercati saranno il comunicato stampa, la conferenza del governatore Jerome Powell e le nuove proiezioni economiche su crescita e inflazione. Powell dovrebbe ripercorrere i concetti già illustrati a Jackson Hole, in particolare le peculiarità del mercato lavoro in questa fase, investito da forti cambiamenti sia dal lato della domanda che dell’offerta (politiche sull’immigrazione e sulle deportazioni). “A fronte di quanto prezza il mercato, l’elemento di interesse è quanta visibilità Powell vorrà fornire sulle mosse sino alla scadenza del suo mandato a maggio 2026”, commenta l’Mps market strategy team.
La partita si gioca però anche sul piano istituzionale. Negli ultimi mesi il comitato è stato al centro di attacchi e tensioni istituzionali: dimissioni e licenziamenti (poi bloccati dai giudici), pressioni dirette dalla Casa Bianca, fino a due voti contrari nell’ultima riunione. “Dissensi che possono essere letti come segno di debolezza, oppure come il naturale riflesso di un organismo che, pur sotto pressione, mantiene una sua pluralità interna. – precisa Debach – Il dissenso che diventa prova di indipendenza e fattore di fragilità percepita. Se mercoledì il taglio sarà limitato a 25 punti, la questione non sarà solo la dimensione del movimento, ma anche il numero di voti contrari”.
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La decisione di Bank of England (e non solo)
Non si tratta però solo di Washington. In settimana sono attese le decisioni della Bank of England (BoE), oltre che della Bank of Japan e della Bank of Canada. A Londra giovedì 18 la BoE dovrebbe restare ferma dopo il taglio di agosto, sempre che il dato sull’inflazione inglese in uscita alla vigilia non sparigli le carte sul tavolo.
Si riapre l’offerta di Mps su Mediobanca
Domani, martedì 16 settembre si riaprirà l’offerta di Mps per le azioni Mediobanca non ancora portate in adesione. Questo secondo periodo si concluderà il 22 settembre e da lì si potrà capire fin dove sarà arrivata Siena sul controllo di Piazzetta Cuccia. Arrivata finora oltre al 62%.
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