La settimana che si apre vede un’agenda intensa che intreccia inflazione, consumi, politica monetaria e segnali geopolitici. Gli investitori guardano innanzitutto ai nuovi dati sui prezzi, tra Eurozona e Stati Uniti, mentre prende il via il cosiddetto blackout period della Federal Reserve, con gli ultimi sviluppi che hanno portato il mercato a prezzare pienamente un taglio nel meeting del prossimo 10 dicembre. Attesa anche per le indicazioni sui consumi con il bilancio del Cyber Monday che arriverà dopo un Black Friday che ha segnato livelli record. Da monitorare anche gli sviluppi sul fronte Russia-Ucraina (Witkoff dovrebbe incontrare Putin domani).
Intanto si è chiuso un altro mese per i mercati finanziari che entrano così nell’ultimo tratto dell’anno, un periodo che secondo la statistica è solitamente più ordinato e stabile. Guardando all’indice S&P500, dal 2000 dicembre è uno dei mesi più stabili dell’anno, secondo solo ad agosto.
Focus su inflazione Eurozona
Il focus del mercato sarà rivolto al dato sull’inflazione dell’area euro relativa al mese di novembre, che verrà pubblicato domani, martedì 2 dicembre. In base alle prime indicazioni giunte dalle principali economie, è attesa una leggere risalita dei prezzi anche se non dovrebbero discostarsi molto da quelli di ottobre e soprattutto dal target del 2%.
Il giorno successivo, mercoledì 3, è invece in programma il discorso di Christine Lagarde, governatrice della Bce, al Parlamento europeo (in due distinte sedute). “Rappresenta un appuntamento utili per misurare il tono, in un momento in cui la dinamica dell’inflazione e il rischio di frammentazione rimangono dossier aperti”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro.
Inizia il periodo di silenzio della Fed ma in arrivo dati clou
Negli Stati Uniti l’attenzione si concentra innanzitutto sulle nuove letture dei prezzi. Venerdì sarà infatti pubblicato venerdì il PCE di settembre (quindi diciamo non proprio il più recente), l’indicatore che la Federal Reserve considera centrale nelle decisioni di politica monetaria. Le stime indicano un +2,8% su base annua e un +0,3% mensile per la componente headline, con il PCE core atteso stabile al +2,9% annuo.
Si ricorda che i membri della Federal Reserve entrano ufficialmente nel blackout period che precede il meeting del 9 e 10 dicembre, anche se Jerome Powell interverrà ancora una volta, aprendo una tavola rotonda dedicata al contributo economico di George Shultz.
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