Nuovo passo falso in Borsa per Stellantis. Il titolo della quattroruote italo-francese oggi è arrivato a cedere oltre il 3% in area 7,61 euro a seguito della diffusione dei deboli riscontri del primo semestre dell’anno. Negli ultimi sei mesi il saldo borsistico di Stellantis è di quasi -40%, che diventa -58% considerando gli ultimi 12 mesi.
Stamattina il gruppo che fa capo a Exor ha annunciato consegne in calo del 6% a 1,4 milioni di veicoli nel secondo trimestre con una debolezza pronunciata soprattutto in Nord America. I dati preliminari finanziari evidenziano invece ricavi per 74,3 miliardi nel primo semestre dell’anno e utile operativo rettificato a 0,5 miliardi. I flussi di cassa dalle attività operative sono negativi per 2,3 miliardi, mentre il free cash flow industriale è negativo per 3 miliardi. Risultati che a detta del gruppo riflettono “una fase di transizione per il gruppo che sta attuando misure strutturali per rafforzare la competitività e sostenere il rilancio previsto nella seconda parte dell’anno”.
Nuova debacle oltreoceano
Tornando alle consegne, nel secondo trimestre spicca il tonfo di circa 109 mila unità in Nord America rispetto allo stesso periodo del 2024, con un calo del 25% su base annua complice la riduzione della produzione e delle spedizioni di veicoli importati, maggiormente colpiti dai dazi e delle minori vendite alle flotte aziendali. Le vendite totali sono diminuite del 10% rispetto all’anno precedente, con le vendite al dettaglio negli Stati Uniti relativamente stabili e con i due marchi più importanti della regione, Jeep e Ram, che hanno registrato complessivamente un aumento delle vendite del 13% rispetto all’anno precedente.
In Europa il calo è invece di 50 mila unità circa, pari a -6% rispetto all’anno precedente. Nelle altre regioni, le consegne sono cresciute complessivamente di 71 mila unità, pari a un aumento del 22% su base annua, grazie soprattutto a un aumento del 30% in Medio Oriente e Africa e del 20% in Sud America. In Medio Oriente e Africa le consegne sono aumentate di 29 mila unità, grazie soprattutto all’aumento dei volumi in Turchia e agli sviluppi positivi in Egitto, Algeria e Marocco. Stellantis continua a detenere la leadership in Sud America, con un aumento di 43 mila unità su base annua, beneficiando della crescita del settore, soprattutto in Argentina e Brasile.
Analisti delusi
Gli analisti di Banca Akros sottolineano a caldo come i riscontri del semestre siano sostanzialmente in linea a livello di consegne anche se con un mix geografico debole (mercato usa più debole dell’11% rispetto alle attese). Più deboli del previsto anche i ricavi semestrali, mentre l’utile operativo è risultato pari a circa un quarto rispetto alle stime di consensus che lo indicavano a 2 miliardi.
Stellantis ha quantificato i primi effetti dei dazi statunitensi, pari a 0,3 miliardi di euro di perdite nette sostenute e perdite di produzione programmata legate all’attuazione del piano di risposta della società.
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