Michael Burry, l’investitore noto per aver previsto la crisi del 2008 e reso celebre dal libro e dal film The Big Short, ha rivolto negli scorsi giorni pesanti accusi contro Nvidia, sostenendo che l’azienda utilizzi pratiche contabili opache per gonfiare i propri profitti. Su X e nella sua nuova newsletter su Substack, Cassandra Unchained, Burry ha affermato che la domanda per i chip Nvidia non deriverebbe da clienti reali, ma da un circuito interno: secondo lui, l’azienda investirebbe in startup AI che poi acquistano i chip Nvidia, creando un meccanismo in cui il capitale circola all’interno del gruppo anziché rispondere a una reale domanda di mercato. L’ultimo mese è stato difficile per la società di microchip: l’alta volatilità ha causato a una perdita di circa il 10% del valore. Burry contesta il modo in cui Nvidia stima la durata e l’ammortamento dei chip che farebbero sembrare gli utili più alti di quanto siano davvero. Secondo lui infatti le aziende che comprano Gpu Nvidia per i data center o l’IA dichiarano una durata utile troppo lunga, sottovalutando quanto velocemente i chip diventano obsoleti. Questo fa sembrare gli utili più alti di quanto siano. Un’altra accusa è quella che ha come oggetto le pratiche contabili aggressive della società, che fanno apparire i risultati migliori di quello che realmente sono, simile a quanto successe prima della crisi del 2008.
La risposta di Nvidia
Nvidia ha risposto punto per punto, negando ogni accusa. L’azienda ha sottolineato che la crescita non dipende da trucchi contabili, che il business è reale e i flussi di cassa sono solidi e che le startup in cui investe raccolgono capitale da investitori esterni, non solo da Nvidia stessa. Inoltre, ha precisato che i termini di pagamento sono stabili, che le garanzie e i crediti deteriorati hanno un impatto trascurabile e che i suoi investimenti strategici rappresentano cifre modeste rispetto al fatturato e al mercato globale. L’azienda ha anche ribadito di non essere oggetto di indagini da parte della Sec e di gestire i flussi di cassa in modo trasparente.
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