Spesso considerata una nicchia per appassionati, l’industria dei videogiochi sta rapidamente scalando le classifiche dell’intrattenimento globale. Nel 2024 la spesa mondiale ha sfiorato i 180 miliardi di dollari, superando quella degli sport professionistici. “Parliamo di una realtà che non è più soltanto per gamer incalliti, il gaming è ormai mainstream”, osservano gli esperti di Global X.
E Wall Street se è accorta con il titolo Roblox che ha più che raddoppiato (+120%) il proprio valore in questo 2025 e il bilancio sale a un roboante +250% se si considerano gli ultimi 12 mesi. Il valore di mercato si spinto fino a sopra area 90 miliardi di dollari, quasi quadruplicato rispetto ai 24 miliardi in sede di Ipo nel 2021.
La sponda dell’AI
L’avanzata dell’intelligenza artificiale sta inoltre creando ulteriori opportunità per investire e innovare in ambito gaming, in particolare per accelerare lo sviluppo, ridurre i costi, aumentare il coinvolgimento dei giocatori e migliorare il targeting pubblicitario. “Allo stesso tempo – asserisce Global X – l’emergere di modelli più recenti di business, come il gaming in abbonamento, così come di nuove piattaforme, tra cui mobile e cloud gaming, stanno abbassando le barriere all’ingresso”. Per il cloud gaming l’attesa è un tasso di crescita annuale composto 25%, raggiungendo oltre 25 miliardi di dollari entro il 2029.
Roblox emblema del social gaming
A crescere in maniera considerevole è soprattutto il social gaming. Roblox genera oltre 4 miliardi di dollari di ricavi annualizzati, ha registrato una crescita del 29% su base annua, secondo l’ultima trimestrale. Anche l’user engagement è rimasto solido con un numero di utenti attivi quotidianamente balzato del 26% su base annua, toccando i 97,8 milioni, e con le ore trascorse sulla piattaforma in crescita del 30% sempre su base annua. Statistiche che evidenziano il forte successo del social gaming e dei contenuti user-generated, una sottosezione del settore del gaming che sta diventando sempre più popolare con i giochi più recenti.
Dagli Usa alla Cina: i numeri del gaming
Il gaming spopola nei principali mercati globali. Negli Stati Uniti circa 213 milioni di persone giocano ai videogiochi per almeno un’ora a settimana, mentre il giocatore medio dedica ben 12,8 ore a settimana al gaming: un dato che cresce man mano che il fenomeno coinvolge anche le generazioni più mature. Nel 2004, solo il 17% degli americani over 50 giocava ai videogiochi; nel 2024, invece, questa percentuale è salita al 29%.

Tendenze analoghe anche in mercati come Cina e Giappone, con le autorità di pechino che sembrano aver scelto un approccio più flessibile, favorendo la crescita del settore. Nel solo 2024 il mercato cinese dei videogiochi è cresciuto del 7,5% su base annua, superando complessivamente i 44,8 miliardi di dollari, grazie al successo di nuovi titoli come Justice Mobile di NetEase e di vecchie glorie come Honor of Kings di Tencent. In Giappone, uno dei principali attori del settore, Konami Group, ha registrato un aumento dei ricavi del 17% e una crescita dell’utile del 26% su base annua, grazie alla solidità dei titoli chiave del suo business dell’intrattenimento digitale e alle vendite delle nuove uscite su console.
Le novità del 2025
Quest’anno non sono mancati nuovi titoli di grande impatto come Call of Duty: Black Ops 6 e Helldivers II hanno aiutato i più importanti produttori ad aumentare il coinvolgimento degli utenti. Anche la categoria dei giochi sportivi ha ottenuto buoni risultati in virtù dell’uscita di EA Sports College Football 25. Electronic Arts ha registrato così un anno record nel 2025, con le vendite pari a 7,35 miliardi di dollari, spinte da più di 1 miliardo raccolto solo dalla serie dedicata al football americano. “Allo stesso tempo, il trailer di Grand Theft Auto VI ha battuto ogni record con oltre 475 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore, e ricordiamo che GTA V ha generato oltre 8 miliardi di dollari di ricavi globali, diventando il prodotto d’intrattenimento di maggior successo della storia, superando film, libri e musica”, argomenta Global X che pone l’accento anche sul fatto che molti dei principali attori del settore hanno approfittato del “reset” del mercato post-COVID per snellire le operazioni, ridurre gli eccessi, tagliare i costi e migliorare l’efficienza tramite strumenti basati sull’IA. Di conseguenza, il settore potrebbe ora trovarsi all’inizio di una nuova fase di crescita, su basi finanziarie più solide, con strutture di costo più leggere e maggiore adattabilità. “Una trasformazione chiave è l’adozione crescente del modello di business Gaming-as-a-Service (GaaS), che consente agli sviluppatori di monetizzare i giochi anche ben dopo il loro lancio, attraverso abbonamenti, acquisti in-game e aggiornamenti continui”, inoltre il settore ha storicamente dimostrato una bassa sensibilità ai cicli economici, il che lo posiziona come un potenziale ammortizzatore davanti a mercati volatili.
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