Circa ventimila persone all’anno nel prossimo piano d’impresa di Intesa Sanpaolo parteciperanno ai programmi di formazione continua della nuova Academy4Future. In un contesto di rapido cambiamento tecnologico, il gruppo guidato da Carlo Messina punta ad aggiornare competenze e professionalità con un istituto che unisce formazione obbligatoria e corsi su nuove tecnologie e intelligenza artificiale.
Intesa è diventata negli ultimi cinque anni un laboratorio di innovazione, introducendo strumenti come lo smart working – presente dal 2015 – e la settimana corta e la flessibilità oraria – introdotti nel 2023. Dal 2021 la banca ha assunto cinquemila giovani e nei prossimi anni prevede altri tremilacinquecento ingressi soprattutto nella consulenza wealth management and protection.
L’istituto si articola in otto faculty: cultura manageriale, intelligenza artificiale, risk culture, ESG, wealth management, sviluppo delle reti (con focus sui direttori di filiale), internazionalizzazione e formazione dei formatori. Il progetto nasce con il supporto del partner Digit’Ed e delle organizzazioni sindacali.
“Con Academy4Future la formazione diventa parte integrante del lavoro quotidiano. Tutte le novantamila persone di Intesa avranno competenze sempre aggiornate, potranno rinnovare le professionalità e anticipare le esigenze della clientela. La tecnologia non sostituirà l’elemento umano, ma lo potenzierà, permettendoci di restare competitivi a livello europeo”, afferma Nicola Fioravanti, chief governance, operating and transformation officer.
“Questa per noi è una delle iniziative strategiche più importanti” spiega Roberto Cascella, chief people and culture officer. “Siamo in un contesto di profondo cambiamento, con l’Italia in ritardo sulla formazione continua rispetto alla media europea. La nostra banca sta investendo molto in trasformazione: cambia il modo in cui ci interfacciamo con la clientela. L’Academy ha la filosofia di anticipare i tempi, non è un semplice catalogo di corsi ma un progetto strutturato, con un comitato strategico, uno scientifico e uno operativo”.
I corsi saranno erogati in presenza nelle sedi del gruppo. “Vogliamo che la formazione entri nel Dna della banca” sottolinea Cascella.
L’iniziativa è stata definita “fondamentale nella Quarta rivoluzione industriale” da Francesco Profumo, presidente di IsyBank: “Siamo nell’epoca in cui due intelligenze, umana e artificiale, coabitano. A differenza delle precedenti rivoluzioni, questa cambierà la realtà del lavoro in vent’anni. Servirà formazione continua per tutta la vita. Sarà necessario imparare a imparare”.
Secondo Daniela Vigliano, direttrice scientifica di Italia Decide, “le aziende diventeranno anche agenzie formative: non produrranno più solo prodotti ma cultura”. Per Giorgio De Rita, segretario generale del Censis, “abbiamo costruito giovani con curricula di trenta pagine, oggi non si capisce più che cosa facciano. Bisogna guardare al futuro costruendo nuovi lavori e competenze”.
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