Il Ministero della Cultura guidato da Alessandro Giuli lancia un ambizioso piano di rafforzamento del personale con l’obiettivo di migliorare la gestione del patrimonio culturale e garantire una presenza più capillare nei luoghi simbolo della cultura italiana. Entro il 2025 sono previste 2.700 nuove assunzioni a tempo indeterminato tra assistenti e funzionari, un progetto che si inserisce in un più ampio programma di reclutamento autorizzato dal Governo.
Mic, nuove assunzioni
Il via libera alle nuove assunzioni arriva da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm), firmato dal ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Il Dpcm, attualmente al vaglio del Mef, autorizza complessivamente il reclutamento di 9.300 unità destinate a 33 amministrazioni pubbliche, con un onere economico stimato intorno ai 300 milioni di euro.
Il concorso nazionale
Per il Ministero della Cultura il piano prevede due fasi: un primo ampliamento immediato con 550 nuove assunzioni, di cui 300 assistenti e 250 funzionari, per rispondere alle esigenze più urgenti dell’amministrazione e assicurare una presenza stabile e competente nei principali luoghi della cultura italiani. A questa prima tranche seguirà, entro l’autunno 2025, un bando di concorso nazionale per l’assunzione a tempo indeterminato di ulteriori 2.200 unità.
Nel dettaglio, le nuove risorse saranno così distribuite: 1.800 posti per assistenti, di cui 1.500 dedicati ad attività di vigilanza e 300 impiegati in ruoli tecnici a supporto della gestione e conservazione delle strutture culturali. A questi si aggiungono 400 funzionari, di cui 300 bibliotecari e 100 architetti. Queste figure sono ritenute fondamentali per la tutela del patrimonio librario e per la progettazione e manutenzione degli spazi che ospitano e proteggono i beni culturali.
Il piano rappresenta uno dei più consistenti interventi di assunzione nel settore pubblico degli ultimi anni e punta a rafforzare in modo significativo il presidio del nostro patrimonio culturale, che è tra i più ricchi e importanti al mondo.
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