Il Natale 2025 si avvicina portando con sé un quadro di consumi più vivace e un clima di fiducia che, secondo Confcommercio, non si vedeva da alcuni anni. A trainare l’atmosfera positiva è soprattutto il monte tredicesime, che quest’anno raggiunge i 49,9 miliardi di euro, con un incremento di 2,4 miliardi rispetto al 2024. Una spinta significativa che riflette un mercato del lavoro stabile, una dinamica dei prezzi più equilibrata e una crescente propensione alla spesa.
Il valore medio della mensilità aggiuntiva per famiglia raggiunge i 1.964 euro, segnando un aumento di 53 euro in dodici mesi. Il confronto con gli anni precedenti conferma la tendenza: +6,9% rispetto al 2019 e +12,3% rispetto al 2008. Numeri che il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli definisce motivo di «cauto ottimismo», sottolineando la necessità di consolidare questi segnali con politiche che sostengano redditi e occupazione.
Una parte del budget natalizio, ricorda l’associazione, verrà destinata agli adempimenti fiscali di fine anno, che assorbiranno circa un quinto delle tredicesime. Pur rappresentando una voce non trascurabile, questo impegno non sembra però frenare in modo rilevante la voglia di consumi. Secondo le stime, la spesa complessiva degli italiani per regali e feste toccherà i 50 miliardi, sostenuta da un mix che include inflazione in rientro, redditi in crescita e fiducia delle famiglie.
Leggi anche:
–Lavoro, che stress cercare un impiego
–L’IA contagia fabbriche e uffici muore il lavoro nell’era digitale
Particolarmente dinamico il settore dei doni tradizionali: giocattoli, profumi, cartoleria e oggettistica raggiungeranno da soli 10,1 miliardi di euro, il dato più alto dal 2020. L’Unione nazionale consumatori osserva che la spesa pro capite per le strenne salirà a 210 euro, superando nettamente i 192 del 2024. A questa tendenza si affianca un crescente interesse per le esperienze: molte famiglie sceglieranno di regalarsi cene fuori, spettacoli, visite museali o attività legate al benessere personale, confermando un Natale più dinamico e orientato alla qualità della vita.
Non manca, sullo sfondo, un segnale di stabilità proveniente dai conti pubblici. Il Mef rileva che nei primi dieci mesi del 2025 il gettito erariale ha raggiunto 471,6 miliardi, con una crescita di 9,3 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un andamento che conferma la tenuta delle entrate, trainate in particolare dall’Iva e dalle imposte sostitutive, e che completa il quadro di un’economia in movimento alle soglie delle festività.
Per Confcommercio, il quadro che accompagna questo Natale è quello di un Paese più fiducioso, in cui tredicesime più robuste e prezzi più stabili contribuiscono a un clima che permette alle famiglie di vivere le feste con meno prudenza rispetto al recente passato.
© Riproduzione riservata