Il ministero dell’Economia ha rivisto alcune regole per i Comuni sull’Imu: sarà possibile concedere sconti ai proprietari di seconda case al mare o in montagna o per le abitazioni inagibili. Le novità sono contenute nell’allegato al decreto siglato dal viceministro, Maurizio Leo, pubblicato in Gazzetta ufficiale mercoledì.
Il Tesoro “ha fissato alcuni paletti entro i quali i Comuni possono agire e detta standard da seguire -non potrà essere superata l’aliquota massima”. Per le amministrazioni il documento rappresenterebbe la griglia dentro la quali muoversi: paletti ben precisi che non concedono una discrezionalità assoluta.
In particolare si parla di flessibilità per gli immobili considerati «a disposizione», vale a dire non affittati, non concessi in comodato e utilizzati dal proprietario per una parte dell’anno. Categoria in cui rientrano le case vacanza. I Comuni potranno modulare l’Imu non soltanto partendo dall’aliquota base, ma tenendo conto dell’uso effettivo dell’immobile. In ogni caso non ci sarà nessun automatismo: già dal prossimo anno saranno i primi cittadini a decidere se introdurre la tariffa ridotta o se lasciarla invariata.
Per quel che riguarda gli immobili inagibili – non solo a causa di calamità naturali – potranno ottenere aliquote ridotte o addirittura azzerate.
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