Dai risparmiatori che cercano un investimento alternativo ai pensionati che desiderano un posto in cui rilassarsi: sempre più italiani decidono di acquistare una seconda casa all’estero, dove le compravendite continuano la loro parabola ascendente e la burocrazia spesso è più agevole. In molti, in cerca del buon clima, scelgono la Spagna e le Canarie, ma anche il Portogallo. Al di fuori dei confini europei, Santo Domingo è tra le mete più gettonate.
Per investire nel mattone oltreconfine il primo passo è quello di reperire informazioni sul Paese in cui si intende acquistare l’immobile, in particolare in merito agli adempimenti amministrativi e fiscali vigenti, dato che potrebbero essere completamente diversi da quelli in vigore in Italia.
Mutuo per liquidità
Nel caso in cui si decida di richiedere un mutuo per l’acquisto della casa all’estero, ci sono varie opzioni disponibili. Dal punto di vista tecnico, all’interno dell’Unione Europea, non ci sono particolari limitazioni, tuttavia non sempre le banche italiane sono disposte a concedere mutui ipotecari all’estero. Spesso infatti un prestito di questo tipo non permette di avere sufficienti garanzie: gli istituti di credito dovrebbero adeguarsi a delle leggi diverse da quelle italiane, con una prassi cautelare diversa e con spese maggiori per l’eventuale esecuzione.
Se si decide di rivolgersi a una banca italiana, una possibile soluzione è quella di richiedere un mutuo per liquidità che, a differenza di un mutuo prima casa con finalità di acquisto dell’abitazione, mira a garantire al richiedente del denaro liquido che può essere speso senza l’obbligo di specificare le modalità d’impiego, quindi anche per acquistare un immobile all’estero. Una delle condizioni necessarie più importanti per la concessione di un mutuo per liquidità è avere un immobile di proprietà che sia libero da ipoteche, che rappresenta la garanzia per ottenere il finanziamento. Con questo mutuo è possibile ottenere prestiti più ingenti, da un minimo di 30mila euro a più di un milione di euro. Il periodo di rimborso è più lungo, può arrivare fino a 40 anni. Gli svantaggi sono rappresentati dai tassi d’interesse più elevati rispetto a quelli previsti dai mutui tradizionali e dai tempi di erogazione, mediamente più lunghi. Inoltre, bisogna tenere conto delle spese accessorie legate all’atto notarile, all’istruttoria, alla perizia e alla sottoscrizione di una copertura assicurativa. Il tipo di contratto di lavoro del richiedente influenza la quota massima finanziabile sul valore dell’immobile: se il mutuatario è un lavoratore dipendente, la banca eroga liquidi fino al 70% del valore commerciale dell’immobile, se invece è un libero professionista o un imprenditore, il capitale massimo finanziabile scende a non più del 50%.
Seguire le pratiche dall’Italia
Gli italiani in procinto di comprare casa all’estero vorrebbero poter accendere il mutuo gestendo tutte le pratiche dall’Italia. L’operazione è possibile, ma è più complessa. Alcune banche italiane non pongono limiti territoriali per l’accensione del mutuo anche se il costo della perizia tecnica effettuata prima dell’erogazione del prestito può rivelarsi particolarmente oneroso. In questo caso, è consigliabile informarsi sia sul costo della perizia che sulla possibilità di ottenere degli incentivi nel Paese in cui si intende acquistare l’immobile.
scegliere una banca all’estero
La modalità più semplice di richiedere un mutuo per comprare casa all’estero è scegliere una banca internazionale che abbia filiali sia in Italia che nel Paese in cui si intende acquistare l’immobile. Il contatto con la filiale estera in questo modo sarà più semplice e può essere risolto il problema legato alla perizia in loco. Si tratta di pratiche che il compratore può gestire in remoto.
Un’alternativa è quella di affidarsi a banche del posto, soluzione particolarmente utile in termini di prassi amministrativa e fiscale del finanziamento. L’unica difficoltà può essere di tipo linguistica: i contratti sono soggetti alle leggi del Paese in cui si trova l’immobile e sono scritti nella lingua locale, pertanto è necessario l’aiuto di un esperto che si occupi della traduzione dei documenti ufficiali e che sia in grado di informare il mutuatario circa eventuali costi extra previsti dall’ordinamento del luogo.
Dove acquistare casa
Nel caso in cui si decida di acquistare la seconda casa come investimento, è bene sapere in quali Paesi sia più vantaggioso investire. La società di consulenza Global Property ha realizzato uno studio sui migliori Paesi per rendimento: a livello europeo, in testa alla classifica c’è la Moldavia (8,38%), seguita dalla Lettonia (7,89%) e dall’Irlanda (7,76%), seguita dalla Lettonia. L’investimento immobiliare di lungo periodo, segnala ancora la ricerca, può risultare vantaggioso nei Paesi Bassi, anche a fronte di un raffreddamento dei prezzi.
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