Ben oltre la metà delle case acquistate con mutui all’80 per cento è stato comprato a un prezzo inferiore rispetto alla valutazione, soprattutto se si sceglie di acquistare fuori dai capoluoghi di regione. Stiamo parlando del 74 per cento degli immobili. L’analisi, messa in luce dall’osservatorio di Qualis Credit Risk che analizza le dinamiche del mercato del credito italiano nel periodo 2023-2025, segnala che a spuntare un prezzo inferiore sono gli acquirenti fuori dai capoluoghi di regione, dove nel primo semestre 2025 lo scostamento medio raggiunge il -6,7 per cento contro il -4,6 per cento che si riscontra nei principali centri. La differenza è più evidente nel Sud Italia, dove si passa dal -5,5% del capoluogo al -7,8% del resto della zona.
Nei primi sei mesi dall’anno il differenziale tra il prezzo di acquisto e il valore della valutazione nei capoluoghi di regione va dal -10,1 per cento a Perugia, seguita da Napoli e Cagliari a -9,0 per cento, fino a -1,5 per cento a Trento. Se si guarda invece al contesto regionale, il range va dal -10,4 per cento della Valle D’Aosta e dal -10,1 per cento della Basilicata, fino al -4,8 per cento di Trentino-Alto Adige e Veneto.
Solo nel 4 per cento delle transazioni analizzate il prezzo di acquisto è maggiore della valutazione dell’immobile. Un dato controcorrente che in oltre la metà dei casi si concentra in Lombardia (per il 42,4 per cento) e il Lazio (per l’11,2 per cento) che rappresentano i centri con maggiore affluenza.
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