Gli italiani iniziano a prendere in mano il proprio futuro pensionistico. Quasi un investitore su due (49%) dichiara infatti di effettuare versamenti aggiuntivi al proprio fondo pensione, mentre il 55% è attivamente coinvolto nelle scelte d’investimento relative al proprio piano previdenziale. È quanto emerge dalla Fidelity European Investor Sentiment Survey, una delle più ampie indagini condotte a livello europeo sul sentiment degli investitori.
L’indagine fotografa una crescente consapevolezza rispetto al tema della previdenza. Il 42% degli investitori italiani ammette di non accantonare abbastanza per il futuro, e per il 26% il risparmio pensionistico è tra le principali priorità finanziarie. Al primo posto, però, resta il desiderio di mantenere lo stile di vita attuale (39%), seguito dalla necessità di prepararsi a future spese sanitarie (34%).
Un’Italia prudente ma consapevole
Sebbene il nostro Paese si collochi leggermente indietro rispetto ad altri grandi mercati europei — come la Spagna (66%) o la Germania (64%), dove oltre sei cittadini su dieci si dichiarano fiduciosi nel raggiungimento di un reddito pensionistico adeguato — l’Italia mostra segnali incoraggianti. Gli investitori italiani stanno progressivamente adottando un approccio più attivo e autonomo nella gestione dei propri risparmi per la vecchiaia.
“Il timore di molti investitori italiani di non risparmiare abbastanza per la pensione e un sistema pensionistico pubblico sotto pressione si stanno rivelando elementi chiave nella crescente propensione a prendere decisioni autonome”, sottolinea Rosario Sarcone, Head of Sales Italy di Fidelity International. “È un cambio di passo importante, ma c’è ancora molto da fare”.
Le paure: inflazione, imprevisti e longevità
Tra gli ostacoli principali che gli italiani individuano sulla strada verso una pensione serena spicca l’inflazione, citata dal 38% degli intervistati come la minaccia più concreta alla propria stabilità futura. A livello europeo, la media sale al 42%. Seguono le emergenze finanziarie impreviste e l’incertezza economica globale, che contribuiscono ad alimentare l’ansia per il futuro.
A preoccupare maggiormente, però, è la prospettiva di restare senza risorse: un investitore italiano su quattro (25%) teme che i propri risparmi pensionistici si esauriscano troppo presto, seconda fonte d’ansia solo dopo i problemi di salute.
Investire non solo per, ma anche durante la pensione
Alla luce dell’aumento dell’aspettativa di vita — secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2050 le persone con più di 80 anni triplicheranno — è bene riflettere sull’importanza non solo di risparmiare per la pensione, ma anche di pianificare investimenti efficaci durante la stessa. Garantire un reddito adeguato lungo tutta la durata della vita diventa una sfida sempre più attuale.
L’indagine evidenzia un dato chiaro: il sistema pubblico da solo non basta più. Serve maggiore educazione finanziaria, incentivi mirati e una cultura del risparmio previdenziale più radicata. Solo così sarà possibile affrontare con maggiore serenità il tempo della pensione, in un contesto economico sempre più incerto.
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