Il prezzo del gas cala, le bollette no: quest’inverno le famiglie spenderanno in media circa il 40% in più per il gas rispetto al periodo pre Covid 2019/2020 nonostante un calo dei costi di circa il 15% rispetto allo scorso inverno, che è stato il più caro di sempre. Una riduzione che però non basta a compensare l’aumento strutturale dei prezzi e delle altre componenti della bolletta. A rivelarlo lo studio Prezzo del gas: un altro caro inverno di Ecco, il think tank italiano per il clima.
Trasporto e oneri di sistema
A novembre 2025 il prezzo del gas è sceso sotto i 30 €/MWh, ma resta quasi il doppio rispetto ai livelli del 2019. Il mercato europeo del gas rimane inoltre caratterizzato da una forte volatilità e da una crescente dipendenza dal Gnl, che comporta costi strutturalmente più elevati legati alla liquefazione, al trasporto e alla competizione internazionale. Alla riduzione del prezzo della materia prima si contrappone poi l’aumento delle componenti di trasporto e degli oneri di sistema.

Elettrico spompato
Passare a sistemi elettrici, come le pompe di calore, consente di ridurre i consumi energetici fino al 75–80% e di ottenere risparmi in bolletta compresi tra il 38% e il 53% rispetto all’uso delle caldaie a gas. A Milano, per esempio, una famiglia che utilizza una pompa di calore per riscaldamento e acqua calda sanitaria spenderà circa 630 euro, contro oltre 1.000 euro con il gas. Tuttavia, il vantaggio viene ridimensionato da tasse, oneri di sistema e componenti ambientali.
“Serve una riforma”
“Anche il prossimo inverno le famiglie continueranno a pagare molto per riscaldare le proprie abitazioni. Il recente calo del prezzo del gas non basta per abbassare i costi in modo duraturo. Il gas resta strutturalmente caro e il mercato rimane volatile. L’elettrificazione rimane la soluzione più efficiente, ma oggi – osserva Matteo Leonardi, cofondatore e direttore esecutivo di Ecco – una parte rilevante dei vantaggi offerti dalle soluzioni elettriche viene assorbita da tasse e oneri che penalizzano l’elettricità. Serve una riforma strutturale della fiscalità e degli oneri sull’energia per rendere conveniente la transizione per famiglie e imprese, e disporre di gettito per aiutare il consumatore finale ad adottare soluzioni elettrificate”.
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