Estate salata per gli italiani che devono fare i conti con un carrello della spesa sempre più caro. Perché anche se l’inflazione è rimasta stabile a luglio all’1,7% su base annua, secondo l’ultima rilevazione Istat, i listini di prodotti alimentari e bevande analcoliche sono invece cresciuti del 4,1% rispetto a luglio scorso, con punte del 5,1% per i cibi non lavorati. Una vera e propria stangata alimentare per le famiglie italiane, che non potendo fare a meno di questi prodotti, sono costrette a cambiare le abitudini alimentari oppure a vedere erodere il proprio reddito. Ma in vista degli spostamenti per le vacanze, sono saliti anche i prezzi dei trasporti e delle varie voci legate al turismo.
Carrello, aggravio di spesa da 375 euro a famiglia
Dai latticini alla carne, passando per uova, riso, burro, cioccolato, frutta fresca e bevande, tutti i prodotti alimentari di più largo consumo hanno registrato l’ennesimo rincaro. In termini di spesa, l’aumento dei prezzi registrato dall’Istat per cibo e bevande equivale a un aggravio da 375 euro annui per una famiglia con due figli, secondo i calcoli di Assoutenti. Mentre se si considera la generalità dei consumatori, la stangata alimentare complessiva raggiunge in Italia i 6,7 miliardi di euro su base annua.
“Una situazione che preoccupa perché si tratta di beni primari di cui i cittadini non possono fare a meno, i cui aumenti incidono sulla capacità di spesa delle famiglie erodendo i redditi e cambiando profondamente le abitudini alimentari degli italiani. – commenta il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – Rincari che rischiano di aggravare il numero di famiglie in condizione di povertà assoluta, che secondo l’Istat sono 2,2 milioni in Italia”.
Stangata anche su trasporti e settore turismo
A registrare i rincari più alti sono anche le voci legate alle vacanze estive e al turismo: a luglio i prezzi dei voli nazionali, ad esempio, sono saliti del +35,9% rispetto alla scorsa estate, le tariffe dei traghetti del 10,9%, i listini dei pacchetti vacanza nazionali del 10,3%, case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del 6%. Proprio per effetto dell’alta stagione per le ferie, le tariffe di villaggi vacanza e campeggi sono aumentate del 15,7%, quelle dei servizi ricreativi e sportivi (lidi, piscine, ecc.) del 3,7%.
“L’estate sarà particolarmente salata per gli italiani, e dall’Istat arriva la conferma dei fortissimi aumenti di prezzi e tariffe che stanno interessando il comparto turistico – afferma il presidente di Codacons, Carlo Rienzi – Rincari che portano una fetta crescente di cittadini a rinunciare alle vacanze estive, con circa un italiano su 2 (il 49%) che quest’anno non si concederà una villeggiatura tra giugno e settembre”.
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