Sì, viaggiare. Se avessimo anche noi un “gran genio” per amico – come cantava Lucio Battisti nel 1977 – lascerebbe perdere il cacciavite e ci consiglierebbe di fare un’assicurazione. Va bene tutto, va bene la vacanza, va bene il relax, va bene il riposo, a condizione che le sorprese siano le meno sgradevoli possibile. Come ha ricordato il presidente dell’Ania, Giovanni Liverani, all’ultima assemblea dell’associazione delle imprese assicuratrici, “un’Italia più assicurata è un’Italia che non si ferma davanti all’imprevisto”.
Quando si parte gli imprevisti possono essere tanti: innanzitutto il viaggio in sé; poi la salute, durante il viaggio; la protezione di chi ci accompagna (i nostri animali domestici); il bagaglio. Vediamo un po’ i rischi e le coperture che le compagnie di assicurazione offrono in quelle che sono sempre più diffuse come “polizze viaggio”.
Innanzitutto, consigliano all’Ania, è meglio assicurarsi contro il rischio dell’annullamento del viaggio: il rimborso delle spese sostenute in caso di un viaggio cancellato devono essere innanzitutto documentabili. Nel caso di un rientro anticipato dal luogo di vacanza le polizze prevedono la copertura dei costi di rientro per eventi gravi (dalla malattia a un lutto). Ovviamente esistono formule di protezione per indennizzare i ritardi prolungati provocati dal mezzo di trasporto scelto (la polizza dovrà indicare la soglia temporale per il risarcimento). C’è un altro rischio che deve essere messo in conto durante i viaggi: la responsabilità civile del viaggiatore, prevedendo la copertura per danni involontari causati a terzi.
La malattia o l’infortunio rappresentano senz’altro le cause più frequenti di annullamento del viaggio e pertanto oramai questi eventi sono quasi sempre inclusi nell’offerta base di una “polizza viaggio”. Se ci si ammala prima di partire, c’è la possibilità di acquistare una garanzia che prevede il rimborso della penale in caso di annullamento del viaggio e se si vuole un contributo per l’acquisto di nuovi biglietti nel caso in cui non sia possibile utilizzare quelli precedenti. Se il problema di salute, si manifesta quando il viaggio è già in corso, la compagnia di assicurazione interviene pagando direttamente le spese sanitarie (come spese di ricovero, intervento chirurgico), se ciò non è possibile, rimborsandole insieme alle spese di alloggio necessarie per coprire un eventuale prolungamento del soggiorno (dovuto, a esempio, a una quarantena). All’Ania rammentano che ormai quasi tutte le Compagnie, per stare a fianco dei propri assicurati, offrono assistenza medica 24 ore su 24, sette giorni su sette e la possibilità di usufruire di un servizio di tele/video consulto medico.
Negli ultimi tempi si sta sviluppando un’offerta relativa a polizze viaggio che coprono le spese sanitarie per gli animali domestici. Al momento le coperture sono dedicate a cani e gatti, solitamente di età compresa tra 6 mesi e 8 anni. Tutte le razze sono assicurabili. L’unica limitazione prevista per i cani iscritti nel “Registro dei cani a rischio elevato di aggressività”.
Infine, è sempre più ricorrente anche il ricorso alla garanzia che protegge il bagaglio dell’assicurato, che rappresenta un elemento essenziale per la buona riuscita del viaggio. Gli eventi coperti in questo caso possono essere la perdita totale del bagaglio da parte del vettore (a esempio la compagnia aerea), ma anche il ritardo nella consegna del bagaglio (in genere c’è una clausola sulle 12 ore) con rimborso per l’acquisto di beni di prima necessità; il furto del bagaglio o dei suoi contenuti; il danneggiamento durante il trasporto.
Le condizioni variano sensibilmente tra una compagnia e l’altra, quindi – consigliano all’Ania -è importante leggere attentamente il fascicolo informativo della polizza scelta. Anche per questa garanzia possono essere previste delle limitazioni contrattuali di natura quantitativa come franchigie e scoperti ossia importi che rimangono a carico dell’assicurato ed esclusioni relative al ad alcuni beni (esempio denaro contante, documenti, gioielli, dispositivi elettronici se non specificati). Non solo, in alcune circostanze la copertura può essere esclusa, come nel caso di perdita dovuta a negligenza del viaggiatore (bagaglio lasciato incustodito); danni estetici o da usura; oggetti fragili non adeguatamente protetti. E poi ci si deve attenere alle norme del contratto: molte compagnie prevedono un termine entro cui l’evento deve essere denunciato alla compagnia assicurativa (di norma 3–5 giorni lavorativi). Per un furto serve la denuncia alle autorità competenti; occorrono scontrini o fatture per il rimborso delle spese sostenute; è obbligatorio il Pir (Property Irregularity Report) rilasciato al banco Lost & Found dell’aeroporto, nel caso il problema si fosse verificato durante un viaggio aereo.
E’ sempre meglio applicare una etichetta al proprio bagaglio (internamente ed esternamente) con i propri contatti, utilizzare lucchetti omologati TSA, evitare di trasportare oggetti di valore nel bagaglio da stiva, scattare una foto del contenuto del bagaglio prima della partenza.
Tutte le coperture – per il bagaglio come per la salute – hanno un costo variabile. Possono essere acquistate singolarmente oppure l’assicurato potrà scegliere un pacchetto tra quelle che ritiene più vicine alle sue esigenze. È evidente che l’acquisto di più coperture garantirà una maggiore protezione dagli imprevisti che potrebbero occorrere durante un viaggio. Per stabilire il corretto costo della copertura, l’assicuratore, oltre che del numero e della tipologia delle garanzie acquistate, terrà conto di diversi fattori quali l’età del viaggiatore, la destinazione, il numero di assicurati e la tipologia di polizza (viaggio singolo o multiviaggio).
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