Nel 2024 le frodi creditizie basate sul furto d’identità hanno causato in Italia danni per quasi 150 milioni di euro. A riportarlo è l’ultima analisi dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit, che registra quasi 31.000 casi complessivi. Sebbene il numero sia in calo rispetto all’anno precedente, l’importo medio frodato continua a salire: supera i 4.800 euro, con un incremento del 3,2%. Il quadro che emerge è quello di un fenomeno in evoluzione, meno diffuso in termini assoluti ma più sofisticato e potenzialmente più distruttivo.
I dati mostrano una netta tendenza verso importi più elevati. Le frodi sotto i 1.500 euro sono diminuite del 30% mentre quelle tra i 3.000 e i 5.000 euro sono quasi raddoppiate. Crescono anche i casi sopra i 10.000 euro, mentre diminuiscono solo le frodi più eclatanti, quelle superiori ai 20.000 euro. Segnali di una strategia criminale più mirata, dove il numero di colpi si riduce ma la loro incidenza economica aumenta.
Il prestito personale è oggi il prodotto finanziario più ambito dai truffatori. Rispetto al 2023, le frodi su questa tipologia di finanziamento sono aumentate del 65,9 per cento, con un importo medio che supera i 16.600 euro. Per contro, il prestito finalizzato, pur restando la forma di credito più colpita, scende al 34,4% del totale e registra un calo del 23,8% nei volumi di frode. Anche in questo caso, però, l’importo medio è in aumento. Le frodi su carte di credito risultano in lieve calo, mentre prosegue l’incremento delle truffe legate ai sistemi di pagamento differito, come il Buy Now Pay Later, che riflettono la maggiore esposizione dell’e-commerce ai rischi digitali.
“Il quadro che emerge dal nostro osservatorio evidenzia come il fenomeno delle frodi creditizie sia in costante evoluzione, non solo nei numeri ma anche nella scelta degli strumenti finanziari colpiti. Nell’ultimo anno l’attenzione dei frodatori si è concentrata sempre più sui prestiti personali, un canale percepito come più accessibile e potenzialmente redditizio. Questa tendenza, unita all’aumento dell’importo medio frodato e alla lieve contrazione dei casi totali, suggerisce un cambiamento nelle dinamiche operative delle frodi: meno episodi, ma più selezionati e ad alto impatto. La maggiore concentrazione di frodi a danno di questa tipologia di finanziamento evidenzia la necessità di affinare continuamente le strategie di monitoraggio per anticipare e prevenire le modalità di attacco criminale”, commenta Beatrice Rubini, executive director della linea Mister Credit di CRIF.
Elettrodomestici: i più acquistati tramite frode
Osservando gli acquisti effettuati tramite frode, gli elettrodomestici si confermano il bene più gettonato. Seguono auto e moto, elettronica, arredamento e spese per la casa, che nel complesso rappresentano oltre il 10% dei casi. Crescono in particolare le frodi relative ai consumi, che comprendono anche abbigliamento sportivo e beni di lusso, e le spese professionali, come corsi di formazione e avvio attività. In calo, invece, truffe su auto, salute e arredamento.
La maggior parte delle vittime è rappresentata da uomini, che costituiscono quasi il 65% del totale. La fascia d’età più colpita è quella tra i 41 e i 50 anni, seguita dai 31-40enni. Il segmento che registra la crescita più marcata è però quello tra i 51 e i 60 anni. Se si considera invece l’incidenza delle frodi rispetto al credito effettivamente erogato, risultano più vulnerabili i giovani adulti fino ai 40 anni.
La geografia delle frodi
La Lombardia si conferma la regione con il numero più alto di frodi, in crescita del 6,3%. Seguono Campania e Sicilia. Le Marche, pur con numeri assoluti ancora contenuti, registrano l’aumento più netto, quasi il 29%. Crescite significative anche in Emilia-Romagna e Umbria. In diminuzione i casi in Calabria, Basilicata e Valle d’Aosta.
I tempi di scoperta delle frodi si stanno polarizzando. Più del 40% viene identificato entro sei mesi, ma aumentano i casi rilevati solo dopo tre anni. Il 17,2% dei casi viene scoperto addirittura dopo oltre cinque anni. Le frodi su mutui presentano i tempi di scoperta più lunghi, mentre quelle su carte di credito, leasing e sistemi di pagamento digitale tendono a emergere più rapidamente.
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