Luci e ombre delle carte di credito gratuite. Rispetto al 2024, sono cresciute le banche che le propongono (salite al 37% contro il 32%). Aumentate anche le carte di credito con canone azzerabile, passate dal 38% al 55%. Però il plafond medio è diminuito passando da da 1.250 euro a 1.008 euro. A rivelarlo è la nuova indagine dell’Osservatorio Sostariffe.it
I canoni di mantenimento classici
Le carte di credito hanno un costo di mantenimento. In media, per una carta Classic, ovvero la carta “base” proposta dalle banche, è previsto un canone di 27,26 euro all’anno. Senza considerare le carte a canone zero, invece, il costo di mantenimento è pari in media a 40,89 euro all’anno, con gli istituti bancari che propongono soluzioni (anche molto diverse tra loro) in un range compreso tra 20 e 60 euro.
Luci e ombre
Le rilevazioni effettuate dall’Osservatorio (basate su un campione di 24 istituti bancari attivi in Italia) mostrano che il 37% degli istituti offre una carta di credito a canone zero. Nel 55% dei casi però in realtà si tratta di carte con canone azzerabile. Di conseguenza, i clienti devono rispettare determinate condizioni, come il raggiungimento di una quota mensile o annuale di spesa, per poter azzerare il canone
Inoltre ci sono anche altri costi che non si possono eliminare, in particolare l’imposta di bollo di 2 euro al mese nel caso in cui l’estratto conto superi quota 77,47 euro. In aggiunta, le carte prevedono commissioni percentuali sul prelievo e una maggiorazione del tasso di cambio per le spese in valuta diversa dall’euro. Per le carte che consentono la rateizzazione delle spese (il 77% di quelle gratuite), inoltre non bisogna dimenticare gli interessi applicati alla somma da pagare a rate, generalmente molto più alti rispetto a quelli previsti in caso di prestito personale.
Il plafond è più basso
Le carte di credito gratuite non presentano sostanziali differenze rispetto alle carte di credito con canone annuale. Le spese sostenute vengono saldate il mese successivo, oppure con un pagamento rateale, quando previsto dalle condizioni, con un tasso di interesse. La differenza principale è legata al plafond mensile disponibile. Per le carte Classic, in genere i titolari hanno a disposizione una media di 1.410 euro al mese, con possibilità di richiedere alla banca un incremento per soddisfare le proprie necessità, o anche di passare a una carta premium, con plafond maggiore e servizi aggiuntivi inclusi. Tra le carte di credito gratuite, invece il plafond è mediamente più basso, con un valore di circa 1.008 euro. Inoltre, nel 44% dei casi, il plafond è inferiore a 1.000 euro, arrivando fino a un minimo di 300 euro al mese.
Obbligo di un nuovo conto corrente
Per ottenere una carta di credito gratuita, oltre a rispettare le condizioni fissate dalla banca per quanto riguarda reddito annuale e solidità patrimoniale, spesso è necessario aprire un nuovo conto corrente con la banca che emetterà la carta: questo requisito è previsto nel 67% dei casi esaminati. I clienti interessati a questo tipo di carte devono quindi valutare i costi indiretti, rappresentati principalmente dalle spese per il mantenimento del conto d’appoggio abbinato.
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