Nuovi segnali di forza dall’industria del risparmio gestito. Tra i gruppi del settore a rilasciare oggi i risultati di raccolta relativi al mese di giugno ci sono stati Banca Generali e Azimut.
Banca Generali
A giugno Banca Generali ha realizzato una raccolta netta di 308 milioni di euro, portando il totale da inizio anno a quota 3 miliardi. Un dato positivo, soprattutto alla luce di un contesto reso complesso da un’impennata degli esborsi legati alle scadenze fiscali del mese, pari a 225 milioni (+70% rispetto a giugno 2024). Da gennaio il peso fiscale è salito a 527 milioni (+37%).
Secondo quanto rilevato dalla banca, è emersa una “significativa domanda di riqualificazione dei portafogli” della clientela come dimostra il balzo degli Assets under Investment: i flussi netti si sono attestati a 493 milioni (+89% su base annua), raggiungendo quota 1,6 miliardi da inizio 2025.Positivi anche i dati delle soluzioni gestite, che hanno raccolto 159 milioni a giugno e 849 milioni da gennaio, con forte interesse per contenitori finanziari (60 milioni nel mese) e fondi di casa (57 milioni), trainati dal lancio di nuovi comparti mirati. Tra i protagonisti del mese anche le polizze tradizionali, che confermano la loro solidità con 277 milioni di raccolta a giugno, per un totale di 662 milioni nel semestre, in risposta alla crescente richiesta di protezione e pianificazione successoria. Segno negativo, invece, per la voce “Altri Attivi”, che ha segnato un deflusso di 185 milioni, pur mantenendo un saldo positivo da inizio anno per 1,38 miliardi.
“Un semestre da oltre tre miliardi di raccolta, con una crescita a doppia cifra negli Assets under investment che è proseguita anche a giugno, privilegiando la qualità delle soluzioni gestite rispetto al parcheggio della liquidità”, ha commentato l’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa. “Il dato del mese scorso – aggiunge – assume ancor più valore se si considera il contesto di incertezza e il peso delle scadenze fiscali, a conferma della professionalità dei nostri banker nella diversificazione, e della versatilità della nostra gamma d’offerta che si è ulteriormente rafforzata nelle ultime settimane con nuove strategie all’avanguardia”. Mossa sottolinea che “il dialogo con gli imprenditori, punto di forza del nostro modello di consulenza, si sta progressivamente arricchendo anche del contributo dalle competenze di Intermonte, che garantisce ulteriori spazi di sviluppo nella gestione del patrimonio di impresa”. Guardando al futuro, “in attesa di schiarite dalle variabili esogene, la banca prosegue compatta e determinata verso gli obiettivi di raccolta sui livelli d’eccellenza dell’anno scorso’.
Azimut
Il gruppo Azimut accelera e archivia un mese di giugno con 1,5 miliardi di euro di raccolta netta, dopo i 1,9 miliardi di maggio e in forte crescita rispetto al dato di 1 miliardo registrato a giugno 2024. Nei primi sei mesi del 2025, la raccolta ha raggiunto quota 9 miliardi, toccando già il 90% del target annuo, fissato a oltre 10 miliardi.
Le masse totali in gestione sono salite a 112,8 miliardi di euro, con un incremento del 5% da inizio anno.
“Con questi numeri siamo ancora una volta ai vertici del risparmio gestito italiano – ha commentato Alessandro Zambotti, CEO e CFO del gruppo – la nostra raccolta è circa il doppio rispetto ai principali competitor quotati». Tra i driver della crescita, la forte domanda nei fondi, in particolare da Italia e Turchia, e nei private markets”.
Azimut continua anche la propria espansione internazionale, grazie a nuovi accordi a Hong Kong, al rafforzamento dell’offerta istituzionale in Egitto e Messico e al consolidamento delle attività di Wealth Management a Dubai e Singapore.
Zambotti ha infine sottolineato il contributo delle affiliate strategiche, che “hanno sostenuto ulteriormente la performance”, confermando la strategia di crescita globale del gruppo: “Affrontiamo la seconda metà dell’anno concentrati sul consolidamento della leadership e sulla creazione di valore a lungo termine per tutti gli stakeholder”.
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