Arredare casa con un click. Una nuova abitudine che detta tendenza e fa fortuna. Dal divano alla poltrona, dalla doccia alla lampada, fino a cucine complete e bagni interi, gli acquisti online vanno sempre più per la maggiore. Nel 2024 hanno toccato in Italia 4,4 miliardi di euro di valore, in crescita del +12% rispetto al 2023. Tanto che il segmento del cosiddetto home living è risultato l’e-commerce più performante e dinamico, stando all’ultimo Osservatorio eCommerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano.
Acquisti online: previsioni e trend
Le previsioni indicano un’ulteriore crescita, con valori che potrebbero superare 13 miliardi di euro entro il 2026, e mettono in evidenza la crescente importanza del canale digitale per l’acquisto di arredi e complementi. I numeri confermano il fenomeno. Se l’elettronica resta nel 2024 il comparto con l’incidenza dell’online più alta, pari al 42% della spesa complessiva (online più offline), l‘home living, grazie a un incremento dell’incidenza che passa dal 17% al 19% nel 2024 (e potrebbe arrivare al 24% nel 2026), sorpassa la moda, stabile al 18%, e dà una bella spinta all’intero settore arredo-illuminazione.
Mercato che, finito sotto la lente di ingrandimento dell’Area Studi Mediobanca all’indomani del Salone del Mobile, è previsto in crescita del +2,5% nel 2025, anche se «molto dipenderà dal contesto geopolitico, dalle minacce protezionistiche d’Oltreoceano e, più in generale, dalle sfide in evoluzione sul mercato internazionale, ma anche su quello interno meno supportato dagli incentivi fiscali ridotti rispetto al passato» indica il report firmato Mediabanca e redatto su un campione di 490 big imprese di arredo e illuminazione in Italia.
Se offline le aziende guardano a espandersi in nuovi mercati, lanciare servizi e prodotti aggiuntivi e investire in tecnologia e sostenibilità, online i portali puntano su customer experience, realtà aumentata, assistenza clienti pre e post vendita, consulenze virtuali, esperienze d’acquisto personalizzate e servizi logistici di valore aggiunto, come consegna al piano e montaggio in tempi record.
Volano le piattaforme d’arredamento
Proprio su logistica efficiente punta Alberto Paglialunga, a capo di Deghi, e-commerce salentino di arredi per la casa e il giardino da quasi 200 milioni di fatturato a fine 2024, in crescita del 40,7% rispetto al 2023. «Il vero know-how nel nostro settore è avere la merce in casa, saperla imballare e spedire in tempi celeri. È seguendo l’intera filiera che si ottiene un vantaggio competitivo sulla concorrenza e si abbattono tempi e costi» spiega Paglialunga, che ora mira non solo a vendere, ma anche a produrre nell’ex Manifattura Tabacchi di Lecce, appena acquisita con un piano di investimenti di 40 milioni di euro e destinata a diventare centro operativo della nuova produzione made in Deghi.
«La scommessa del 2025 è progettare e realizzare l’80% dei nostri arredi, produrre 510 mobili al giorno, 140mila all’anno, e portare Deghi ancora più su» annuncia l’imprenditore salentino che, intanto, pensa a sviluppi all’estero, a partire dalla Germania, e conta due milioni di visitatori mensili sulla piattaforma digitale, 2.700 spedizioni giornaliere, un catalogo di 45mila prodotti in pronta consegna e 127mila mq di polo logistico, il più grande d’Europa. Risultati che portano Deghi nell’Olimpo sempre più affollato dell’e-commerce d’arredo.
Accanto agli ormai storici Ikea e Leroy Merlin, si moltiplicano le piattaforme. Cavalcano il trend Westwing, Maisons du Monde, Le Roudote, Archiproducts, Kasanova, Deesup e Zara Home. Cambiano i nomi, i cataloghi e i costi, ma la formula resta più o meno la stessa: ampia offerta dei prodotti, prezzi competitivi, promozioni che attirano in ogni momento con newsletter e notifiche via app, ordini che si fanno seduti sul divano e in pochi giorni arrivano letteralmente in casa. E se dal vivo non piacciono, si spediscono indietro a costo zero, con la filosofia del reso gratuito.
A fare eccezione, Archiproducts. Il portale – 3,7 milioni di utenti registrati, 3.500 brand in catalogo, 15mila vendite all’anno, ordini da 750 euro di spesa media, 26 milioni di fatturato in crescita del +10% nel 2024 – punta sulla vendita più di consulenze e progetti che di prodotti. «Archiproducts mette al servizio dell’utente-cliente un vero e proprio Design Center che funziona sia da personal shop assistant, sia da servizio consulenza per la progettazione di prodotti specifici, singoli ambienti o case intere da parte di architetti e interior designer partner» spiega Ferdinando Napoli, Ceo e co-founder di Archiproducts, che guarda lontano. «Dopo Europa, Stati Uniti, India e Cina, miriamo a espanderci con partner locali e versioni geotargettizzate di Archiproducts in Medio Oriente, precisamente in Arabia Saudita». Con lo scopo non solo di arredare casa, ma di progettarla o ristrutturarla anche, sempre con un click.
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