Aga Khan sbanca da Christie’s: la vendita “Exceptional Paintings from the Personal Collection of Prince and Princess Sadruddin Aga Khan” ha totalizzato 45,7 milioni di sterline (circa 52,2 milioni di euro), sei volte oltre le stime iniziali. L’asta, inserita nella Asian Art Week, è stata un trionfo assoluto: il 100% dei lotti è stato venduto, con acquirenti provenienti da 20 Paesi su quattro continenti e quasi un quinto di nuovi partecipanti alla casa d’aste.
A guidare la tornata è stato A Family of Cheetahs in a Rocky Landscape, attribuito al maestro moghul Basawan (circa 1575-1580), battuto a 10,2 milioni di sterline. L’opera, stimata tra le 700mila e il milione di sterline, ha superato di quattordici volte il valore atteso, stabilendo il record mondiale d’asta per un dipinto classico indiano o islamico e diventando un’icona assoluta dell’arte moghul sul mercato internazionale.
Tra gli altri risultati di rilievo, Maharao Umed Singh and Zalim Singh Hunting Tigers di Shaykh Taju (Kotah, Rajasthan, 1781) ha raggiunto 5,05 milioni di sterline, oltre venticinque volte la stima iniziale, mentre A Prince Hawking, attribuito a Muhammad Ali (India moghul, circa 1610), è stato aggiudicato per 3,95 milioni di sterline. Il ritratto seicentesco Shah Abu’l-Ma’ali of Kashgar di Dust Muhammad ha totalizzato 2,73 milioni di sterline, quasi quadruplicando le aspettative.
“I risultati di questa asta illustrano il perdurante fascino di opere d’arte di tale calibro e provenienza, molte delle quali considerate vere e proprie icone dell’arte indiana e persiana”, ha dichiarato Sara Plumbly, responsabile del dipartimento Islamic and Indian Art di Christie’s. “Il record mondiale ottenuto segna un momento storico per il mercato dell’arte indiana e islamica, e rende omaggio al gusto raffinato del principe e della principessa Sadruddin Aga Khan”.
La vendita, fulcro della rassegna autunnale di Christie’s dedicata all’arte islamica e indiana, ha confermato l’eccezionale interesse del pubblico per la collezione privata del principe Sadruddin Aga Khan (1933-2003) e della principessa Catherine, una delle più prestigiose al mondo nel suo genere. I 95 dipinti offerti, datati tra il XVI e il XIX secolo, spaziavano dalle miniature safavidi persiane alla pittura rajput, fino ai lavori della Company School, comprendendo anche otto ritratti del celebre Fraser Album.
Collezionista colto e raffinato, il principe Sadruddin – già Alto Commissario Onu per i Rifugiati e figura di rilievo nel campo ambientale e culturale – aveva raccolto queste opere tra gli anni Sessanta e Ottanta per la residenza di famiglia, lo Château de Bellerive sul lago di Ginevra. Ora quella bellezza continua a splendere e a generare valore.
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