La Coppa America approda per la prima volta in Italia. L’edizione numero 38 si svolgerà infatti a Napoli nella primavera-estate del 2027. L’evento è atteso nella primavera del 2027, con regate che si svolgeranno tra Castel dell’Ovo e Posillipo e le basi dei team collocate a Bagnoli. “Sarà Napoli la città che ospiterà nel 2027 la trentottesima edizione del torneo velico più famoso e prestigioso al mondo, un evento globale che coinvolge milioni di appassionati e rappresenta una sintesi unica tra tradizione, innovazione tecnologica, eccellenza ingegneristica e spirito competitivo”, ha rimarcato oggi la premier Giorgia Meloni nell’annunciare l’assegnazione dell’America’s Cup 2027. “La scelta del capoluogo partenopeo contribuirà a rafforzare il rinnovato protagonismo del Sud, che in questi anni ha saputo riscoprire il suo dinamismo e il suo orgoglio, registrando una crescita del Pil e dell’occupazione superiore alla media nazionale”, ha aggiunto.
Un business da quasi 700 milioni
Un evento sportivo che non mancherà di generare importanti benefici economici per Napoli e il suo territorio, tra impatto diretto, indiretto e indotto. Sulla base dei riscontri dell’edizione di Barcellona 2024, adattata al contesto campano, il Centro studi di Unimpresa stima oltre 690 milioni di euro di benefici economici per Napoli e il suo territorio. La città attirerà tra 1,5 e 1,7 milioni di visitatori nei 60 giorni dell’evento, con 400-500mila turisti internazionali dedicati alla regata. Solo la spesa turistica diretta – tra alloggi, ristorazione e trasporti – genererebbe circa 370 milioni di euro. A questa cifra si sommano 70 milioni di euro legati all’organizzazione locale dell’evento e 21,6 milioni di euro derivanti dalle spese dei team velici presenti in città per oltre tre mesi. L’indotto legato a investimenti pubblici e privati (bonifiche, porti, fan zone) si aggira su 165 milioni di euro, mentre l’effetto moltiplicativo sul reddito – in base a un coefficiente 1,1 – vale oltre 62 milioni di euro.
Per Barcellona la Coppa America 2024 ha generato un impatto economico complessivo di circa 1,034 miliardi di euro, attirando 1,8 milioni di visitatori, di cui 460.819 specificamente per l’evento, e creando 12.872 posti di lavoro temporanei in 59 giorni.
«L’America’s Cup è una straordinaria vetrina per Napoli e per il Sud e del Paese. Per massimizzare i benefici, sarà fondamentale investire in infrastrutture sostenibili, coinvolgere fornitori locali e promuovere l’evento a livello globale, consolidando la città partenopea come destinazione di eccellenza nel panorama internazionale» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.
Gli impatti indiretti
L’impatto indiretto deriva principalmente dagli investimenti infrastrutturali e dalle forniture locali. L’evento richiede interventi significativi, come la bonifica e la riqualificazione dell’area di Bagnoli, l’adeguamento delle strutture portuali e l’allestimento di fan zone. Si stimano investimenti pubblici e privati tra 150 e 200 milioni di euro, di cui circa il 60% speso localmente, per un totale di 105 milioni di euro. Inoltre, circa 300-350 fornitori locali beneficeranno di contratti per beni e servizi, come catering, sicurezza e logistica, per un valore di 50-70 milioni di euro. L’impatto indiretto complessivo è quindi stimato in circa 165 milioni di euro. L’impatto indotto, derivante dalla circolazione del reddito generato, è calcolato utilizzando un moltiplicatore economico di 1,1, tipico del Mezzogiorno, dove la propensione a importare beni e servizi da altre regioni riduce l’effetto moltiplicativo rispetto al Centro-Nord, che gode di un moltiplicatore tra 1,5 e 2. Tale effetto indotto aggiungerebbe circa 62,7 milioni di euro, portando l’impatto economico totale a breve termine a circa 689,8 milioni di euro per Napoli e la Campania.
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