Se è vero che «il cinema è una reinterpretazione del mondo», risulta impossibile non affermare che abbia la forza e il desiderio intrinseco di catapultarci in un universo di luoghi, talvolta sconosciuti, capace – come nella pellicola Inception – di instillare un’idea nella nostra testa: diventare parte, anche solo per un momento, di quel film di cui ci siamo innamorati. Come? Viaggiando. Conoscendo quei luoghi divenuti immortali. Diventando parte di quella storia. E i numeri, in effetti lo dimostrano.
Quanto vale il cineturismo
Basti pensare che secondo una ricerca di Future Market Insight, l’industria mondiale del turismo cinematografico crescerà da 66,2 miliardi di dollari nel 2025 a 145,9 miliardi di dollari entro il 2035, con un tasso di crescita annuale dell’8,2%. Un’ascesa incontrovertibile dettata, come spiega il report, da un attaccamento sempre più “simbiotico” tra il pubblico e i propri beniamini, dall’aumento delle piattaforme streaming e dalla crescente popolarità dei franchise di successo.
Trend che, uniti alla potenza delle nuove tecnologie, sta portando il cineturismo verso una dimensione sempre più reale e affascinante. Ne sono un esempio le visite guidate sui set cinematografici con l’ausilio della realtà aumentata, o la pianificazione di viaggi basata sull’intelligenza artificiale e su ricostruzioni interattive in realtà virtuale (VR) di set iconici.
L’impatto del turismo cinematografico: dal Regno Unito all’Italia
Guardando all’impatto sul territorio, la ricerca evidenzia che dopo l’uscita del film di Harry Potter, si è registrato un aumento del 50% dei visitatori nei siti correlati nel Regno Unito. Analogamente, il turismo in Nuova Zelanda ha registrato un’impennata dopo l’uscita de Il Signore degli Anelli, con la nascita e l’exploit di Hobbitown (la città degli hobbit). Titoli entrambi che devono la propria fama anche ai libri, dimostrazione evidente di un connubio imprescindibile tra questi mondi.
E se gli Stati Uniti, per ovvi motivi, rappresentano l’epicentro del turismo cinematografico, anche l’Italia non è esente da questa spinta. Impossibile dimenticare l’effetto scatenato negli anni ’60 da Brigitte Bardot a Capri dopo l’uscita del film Il disprezzo, che ha reso l’isola una meta da sogno per i turisti americani e non solo. «Sappiamo che film e serie tv hanno spesso il potere di ispirare le persone a esplorare destinazioni che probabilmente non avrebbero preso in considerazione. Offrendo un’enorme visibilità a un pubblico globale e fortemente coinvolto, come dimostrano i casi della siciliana Taormina con The White Lotus e di Dubrovnik con Game of Thrones -.
I dati di Booking e il possibile volano in Sicilia di The Odyssey
«Produzioni di questo tipo non solo accendono la curiosità, ma influenzano anche l’immaginario e i desideri di viaggio», spiega a Moneta Alessandro Callari, regional manager di Booking.com per Italia, Israele e Malta, che si sofferma anche sul possibile impatto che avrà, sempre in Sicilia, The Odyssey, la nuova impresa di Cristopher Nolan. «Una volta che arriverà sul grande schermo (luglio 2026), è probabile che le isole in cui è stato girato, come Lipari e Favignana – possano registrare un aumento dell’interesse turistico». Dai “Travel Trends” di Booking emerge una realtà chiara: il 25% di coloro che hanno viaggiato nel 2024 ha dichiarato di aver trovato ispirazione su dove andare guardando una serie tv o un film. Addirittura il 50% dei viaggiatori a livello globale ha affermato di essere ispirato a visitare una destinazione vista in una serie tv o in un film.
Cineturismo: il sondaggio con WeRoad Italia
Per cercare di fornire un quadro più dettagliato sul cineturismo e sul suo impatto sulle intenzioni di viaggio, Moneta ha realizzato un sondaggio insieme a WeRoad, travel tech company che organizza viaggi e avventure per piccoli gruppi e tra persone che non si conoscono.
Lanciato sul profilo Instagram di WeRoad Italia, il sondaggio ha evidenziato che se già più del 50% dei rispondenti (in totale 2.400) sarebbe interessato ad acquistare un tour guidato nei luoghi cult del proprio film preferito, il 18% lo acquisterebbe sul momento, senza pensarci più di tanto.
Peraltro, un terzo (il 33%) sarebbe disposto a spendere fino a mille euro per un viaggio del genere, addirittura più di mille euro nel 19% dei casi. Intenzioni che hanno spinto la stessa società a lanciare il progetto dei «viaggi tematici», cioè itinerari verticalizzati su interessi e passioni delle persone: dal cinema appunto allo sport e al food&wine.
Inoltre, WeRoad fa sapere che anche sui «viaggi generici», proprio in virtù delle richieste stesse dei viaggiatori, ha aggiunto negli itinerari alcuni luoghi iconici per il mondo del cinema, come la città di Ait-Ben-Haddou in Marocco dove hanno girato il Gladiatore 1 e 2 e il Wadi Rum in Giordania, set di Dune, Indiana Jones e Star Wars.
Altri libri e film che hanno spinto il turismo in Italia
Oltre ai casi già citati, non si può non parlare del libro Sotto il sole della Toscana di Frances Meyes, che ha reso la città di Cortona (Arezzo), cuore pulsante dell’opera, una meta turistica internazionale. Effetto riconosciuto il 18 aprile anche dal governo che le ha conferito la cittadinanza italiana in «riconoscimento del mio contributo alla cultura», come ha svelato la stessa scrittrice in un post sui suoi social.
Altri importanti esempi arrivano dai romanzi di Dan Brown, che hanno scatenato diversi tour per le città sulle orme del protagonista Robert Langdon (interpretato nei film da Tom Hanks). A Firenze, per esempio, se ne possono scegliere diversi a tema Inferno (uscito anche al cinema nel 2016). Dirompente poi anche l’effetto generato su Ischia dall’Amica Geniale di Elena Ferrante (scrittrice di cui ancora non si conosce la reale identità, dato che si tratta di uno pseudonimo). Riconosciuto dal New York Times come il miglior libro del Ventunesimo secolo, il titolo, anche poi in scia all’uscita della serie, ha permesso all’isola di aprirsi sempre di più ai turisti americani (+12%), come rivelato a Moneta da Michelangelo Messina, direttore dell’Ischia Film festival e presidente dell’osservatorio permanente sul Cineturismo (neologismo che ha creato nel 2003 durante il primo convegno sul fenomeno.
Inoltre, tra i tanti territori italiani che sono riusciti a generare un impatto turistico reale grazie «a una narrazione coinvolgente, paesaggi iconici, patrimonio culturale e una strategia di promozione integrata, Messina ha citato anche i casi di Agliè (Torino) per la fiction Elisa di Rivombrosa, dei Sassi di Matera per il film The Passion e dei luoghi della Sicilia del Commissario Montalbano. Tuttavia, secondo Messina, l’Italia non sfrutta ancora appieno il potenziale del cineturismo per mancanza di visione strategica. «Siamo ancora a interrogarci sull’opportunità di investire seriamente in questo ambito. Dobbiamo rendere l’Italia non spettatrice, ma protagonista assoluta. D’altronde la sua bellezza lo impone».
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