Nel cuore della transizione ecologica, l’elettronica non muore: si trasforma. E lo fa in grande stile. Secondo i dati diffusi dal consorzio Ecolamp, solo nei primi sei mesi del 2025 sono state raccolte e avviate al riciclo 1.519 tonnellate di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) in tutta Italia. Una cifra che, oltre a confermare la stabilità nella gestione di questi rifiuti speciali, dà un segnale chiaro: la circolarità sta diventando realtà.
I numeri del cambiamento
La parte del leone la fanno i piccoli elettrodomestici, l’elettronica di consumo, gli apparecchi di illuminazione e i pannelli fotovoltaici a fine vita, che hanno generato 930 tonnellate di materiali riciclabili. A questi si aggiungono 588 tonnellate di sorgenti luminose esauste, un comparto che continua a crescere grazie alla maggiore consapevolezza ambientale e alla diffusione di servizi di raccolta efficienti.
“Questi risultati – commenta Fabrizio D’Amico, direttore generale di Ecolamp – dimostrano che professionalità, rapidità e trasparenza nella gestione dei RAEE possono fare la differenza. Offrire servizi affidabili significa facilitare chi vuole smaltire correttamente e contribuire all’economia circolare.”
Professionisti sempre più protagonisti
Il canale professionale, pensato per imprese, installatori e tecnici, è tra i motori principali di questo successo. In particolare, il servizio ExtraVoltaico – dedicato ai pannelli fotovoltaici esausti – ha totalizzato 150 tonnellate raccolte, con un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un segnale che il settore energetico sta imparando a chiudere il cerchio, trasformando il fine vita in nuova risorsa.
La mappa della virtuosità
Dal Nord al Sud, l’Italia del riciclo si muove a velocità diverse. In cima alla classifica troviamo:
- Lombardia con 134 tonnellate di sorgenti luminose raccolte
- Veneto con 63 tonnellate
- Emilia-Romagna con 62 tonnellate
Ma non mancano le sorprese: la Campania si distingue come prima regione del Sud, in sesta posizione, con 34 tonnellate raccolte. Un risultato incoraggiante che dimostra come il Mezzogiorno stia recuperando terreno.
Perché il riciclo RAEE è cruciale?
Oltre ai numeri, ciò che conta davvero sono gli effetti positivi di un riciclo ben fatto. Parliamo di:
- Riduzione dell’inquinamento: i RAEE contengono sostanze pericolose come mercurio e piombo, che se dispersi nell’ambiente possono contaminare acqua e suolo.
- Recupero di materie prime preziose: rame, oro, argento, terre rare… ogni dispositivo elettronico è un piccolo tesoro che può essere riutilizzato, riducendo la dipendenza da risorse vergini.
- Taglio delle emissioni di CO₂: meno estrazione e meno produzione significa anche meno impatto climatico.
- Occupazione e innovazione: l’industria del riciclo crea posti di lavoro e spinge la ricerca verso soluzioni sempre più efficienti e sostenibili.
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