Sull’idroelettrico pesa “una grande incertezza normativa. Parlo della scadenza delle concessioni: una parte sono già scadute e l’86% scadranno entro il 2029″,ha detto Salvatore Bernabei, direttore di Enel Green Power, al Forum di Cernobbio presentando uno studio del gruppo.
“Che fare? Sicuramente non possiamo stare fermi, altrimenti questa filiera produttiva si ferma, si fermano gli investimenti e rinunciamo anche al potenziale, perché l’idroelettrico ha il potenziale di produrre un 10% in più. Oggi siamo in un’incertezza normativa e dobbiamo uscire da questa impasse, dobbiamo agire subito”, ha continuato Bernabei. “Il framework normativo italiano – ha aggiunto – è stato il più aperto alla concorrenza, in un Paese che conta numerosi operatori nel libero mercato. Nel quadro europeo manca reciprocità.
Secondo lo studio presentato, il settore idroelettrico rappresenta un pilastro per la sicurezza energetica del Paese e per questo vanno create le giuste condizioni per il suo sviluppo. Si tratta di una tecnologia a prevalenza di costi fissi, che richiede elevate competenze tecniche, capitali ingenti sia in fase iniziale che di mantenimento, e presenta quindi lunghi tempi di ritorno dell’investimento.
A questi costi si sommano poi i canoni, che negli ultimi anni sono aumentati fino a sei volte. La produzione idroelettrica è inoltre caratterizzata da una importante variabilità con periodi di siccità sempre più frequenti che impattano fortemente sulla produzione. Lo studio mette in risalto che l’attuale incertezza normativa sulle concessioni sta ritardando fino a 6 anni, investimenti necessari per tutto il sistema.
“Per l’Italia l’idroelettrico rappresenta una tecnologia strategica, coprendo circa il 15% dei consumi elettrici nazionali. La sua valenza non è solo di carattere energetico, socio-ambientale ma anche industriale, infatti l’idroelettrico attiva una filiera tecnologica complessa, dal valore di oltre 37 miliardi di euro di produzione e 19 miliardi di export”, ha detto Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Board Member di The European House – Ambrosetti e Teha Group.
L’idroelettrico è da oltre un secolo una delle colonne portanti del sistema energetico italiano. In un momento caratterizzato da cambiamenti climatici sempre più evidenti e da crescenti incertezze geopolitiche, questa fonte rinnovabile assume un valore ancora più strategico, contribuendo alla sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e sviluppo industriale del Paese.
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