La “Zucca economy” per Halloween ha superato il valore di 30 milioni di euro, secondo l’analisi della Coldiretti. Rispetto allo scorso anno la stagione delle zucche ha avuto un andamento produttivo migliore con un raccolto che dovrebbe aggirarsi sulle 40mila tonnellate, anche se le rese si sono mantenute basse a causa degli effetti dei cambiamenti climatici. Tra le principali regioni produttrici, sia in Emilia Romagna sia in Lombardia si registrano quantità in linea con le aspettative e qualità alta. Situazione buona anche in Puglia con l’aumento del 20% della produzione rispetto allo scorso anno, soprattutto nelle aree irrigate, e una qualità molto buona. Produzione irrigua determinante anche in Umbria. Andamento buono pure in Sicilia, dove si registra un aumento del raccolto e in Campania, così come in Sardegna.
Complessivamente in Italia sono circa 2.000 gli ettari coltivati, divisi soprattutto tra Lombardia (con circa il 25% della superficie nazionale), Emilia Romagna e Veneto, seguite da Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana.
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Il prezzo medio al dettaglio sul territorio nazionale quest’anno si aggira sui 2 euro al chilo, ma può arrivare anche a raddoppiare o triplicare se sbucciata e tagliata, secondo l’analisi Coldiretti.
Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso e che proprio durante Halloween vengono valorizzate con l’arte dell’intaglio.
Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli in Italia sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi oltre naturalmente la polpa.
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