Il coniglietto cinese dei record ha incontrato il suo potenziale predatore. In un mondo in cui il collezionismo è diventato una vero e proprio asset commerciale, anche il fenomeno Labubu non è stato risparmiato dalla minaccia della contraffazione. È il caro prezzo della popolarità: con l’esplosione della domanda per i pupazzetti prodotti dal colosso cinese Pop Mart, il mercato ha iniziato a popolarsi di imitazioni spacciate per originali. Nei giorni scorsi la guardia di finanza di Porto Recanati (Macerata) ha sequestrato circa 3.200 di questi giocattoli, risultati contraffatti. Ma la trappola dei fake ha ormai dimensioni globali e i social network sono ormai pieni di video in cui si fanno raffronti tra i Labubu e la loro versione tarocca: i cosiddetti “Lafufu“.
Il fenomeno è peraltro alimentato da dinamiche economiche piuttosto intuitive: quando la disponibilità è limitata e la richiesta continua a salire, il mercato reagisce con un’espansione laterale e in questo caso illecita. E se i Labubu originali vanno esauriti in pochi minuti online o nei flagship store, i “Lafufu” appaiono ovunque, da Shein a Temu passando per alcuni bazar di giocattoli. Il piatto del resto è molto ricco e i taroccatori di professione non se lo sono lasciati sfuggire: grazie ai Labubu la cinese Pop Mart ha incrementato il proprio valore alla Borsa di Hong Kong del 1.221% negli ultimi 18 mesi, arrivando a superare in capitalizzazione due storici player dell’industria americana del giocattolo, Mattel e Hasbro.
Leggi anche: Il fenomeno Labubu rende Pop Mart la regina dei giocattoli: svolta storica o mega bolla?
Labubu vs Lafufu, come distinguerli
Ma cosa distingue un Labubu vero da un falso? Le autentiche scatole siglate Pop Mart presentano un adesivo olografico tridimensionale di alta qualità con il nome dell’azienda stampato in modo nitido e chiaro. Questo adesivo include un codice QR che, una volta scansionato, dovrebbe portare direttamente al sito di verifica ufficiale di Pop Mart. Attenzione anche ai dettagli: occhi fuori asse, bocche storte, smalti che si scheggiano al minimo urto. Anche l’esperienza tattile può dare indicazioni sull’autenticità dell’articolo. II materiali dei Lafufu sono infatti più rigidi, la plastica appare ruvida, a volte deformata, e le cuciture – quando presenti – lasciano spesso fili allentati, piccoli sbuffi di colla, imperfezioni. C’è poi un segreto che i collezionisti più attenti conoscono bene: i denti. I veri Labubu ne hanno nove, sempre.
Leggi anche: Labubu sbaraglia il mercato dei giochi e batte pure Barbie
Per evitare di cadere nella trappola dei falsi, i clienti dovrebbero acquistare i Labubu esclusivamente da canali ufficiali o rivenditori autorizzati. Il modo più sicuro per garantirsi un prodotto autentico è rivolgersi direttamente al sito di Pop Mart, al suo store ufficiale su Amazon o a negozi noti e affidabili che abbiano accordi di distribuzione con il brand. Anche le piattaforme social possono essere una risorsa, ma è fondamentale assicurarsi che si tratti di account verificati, come quello TikTok ufficiale di Pop Mart, spesso utilizzato per lanci esclusivi o vendite in diretta. Evitare fonti poco trasparenti riduce drasticamente il rischio di acquistare un Lafufu contraffatto.
Intanto, i tentativi di arginare il fenomeno incontrano un dato di realtà: le ricerche di “Lafufu” sono aumentate del 149% nell’ultimo mese, a testimonianza del fatto che molti acquirenti cercano questi giocattoli fake anche consapevolmente. Pop Mart, da parte sua, mantiene il riserbo sulle strategie anti-contraffazione. La dura legge della foresta rimane valida anche nel mondo dei giochi e così, mentre il coniglio di Pop Mart corre veloce, pure i falsi balzano in avanti minacciosi.
© Riproduzione riservata