Temperature meno afose del solito hanno comportato ad agosto un netto calo del fabbisogno di energia elettrica in Italia che, stando ai dati terna, si è fermato a 24,7 miliardi di kWh, in calo dell’8,9% rispetto ad agosto 2024, quanto la temperatura media mensile è stata superiore di 1,5°C. Inoltre il confronto è con agosto 2024, quando c’era stato un giorno lavorativo in più e i consumi erano balzati dell’8,6% toccando il livello record di 27 miliardi di kWh.
Corretto dagli effetti di calendario e temperatura, il dato della domanda elettrica risulta in calo del 3,2% rispetto allo stesso mese del 2024.
Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’87% dalla produzione nazionale e per la quota restante (13%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Nel dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21,9 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 47,7% della domanda elettrica (era il 39,9% ad agosto 2024). In aumento a due cifre la produzione eolica (+63,1%) e fotovoltaica (+18,8%); l’incremento della produzione del fotovoltaico (+809 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+760 GWh) e in misura minore al maggiore irraggiamento (+49 GWh). In crescita anche la produzione geotermica (+3,7%). In diminuzione la fonte idrica (-12,4%) e termoelettrica (-20,3%).
Da gennaio ad agosto, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.039 MW (di cui 3.680 MW di fotovoltaico). Negli ultimi dodici mesi, la capacità installata di fotovoltaico ed eolico è aumentata di 6.662 MW (+14,0%), raggiungendo i 54.114 MW complessivi.
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