In Italia si rompono moltissimi smartphone. Quasi quattro dispositivi su dieci subiscono un danno nei primi dodici mesi di vita. Un dato – messo in luce da un’analisi di Fixxy – che racconta la fragilità dei nostri inseparabili compagni digitali e, allo stesso tempo, quanto poco siano realmente protetti.
Dalle rilevazioni raccolte nei primi mesi di attività, incrociati con ricerche di settore, emerge che la caduta accidentale resta la principale causa di guasto, seguita dai danni da liquidi – caffè rovesciati, pioggia, lavatrici e “bagni imprevisti” in Wc o lavandini – e dai colpi indiretti che incrinano lo schermo. Non mancano i problemi di alimentazione e i tentativi di riparazione domestica finiti male. Nel restante margine statistico, si trovano casi più pittoreschi: gatti che fanno volare i telefoni dal balcone o hoverboard che travolgono tablet dimenticati a terra.
Gli smartphone rappresentano oltre il settanta per cento dei dispositivi danneggiati, seguiti da laptop e tablet. I modelli di fascia medio-alta, tra i seicento e i novecento euro, sono i più colpiti: usati con maggiore intensità, ma raramente coperti da un’assicurazione. Anche il momento in cui si verifica il danno non è casuale. Il trentacinque per cento degli incidenti avviene tra i dodici e i ventiquattro mesi dall’acquisto, quando la garanzia del produttore è scaduta e la cura iniziale tende a svanire. Nei primi sei mesi, invece, gli incidenti sono meno frequenti ma spesso più gravi: chi rompe un dispositivo appena comprato si trova di fronte a costi di riparazione elevati e a tempi lunghi di assistenza.
Le differenze di genere tracciano due stili opposti di “disastro tecnologico”. Le donne registrano una maggiore incidenza di danni da schiacciamento o contatto con liquidi, complici le borse dove smartphone e bottigliette d’acqua convivono in equilibrio precario e la tendenza a gestire più attività contemporaneamente. Gli uomini, invece, primeggiano nelle cadute accidentali legate a sport e selfie pericolosi: bici, moto e scatti in equilibrio instabile sono spesso la causa di rotture spettacolari.
Non meno rilevante è il ruolo di bambini e animali domestici, responsabili indiretti di quasi un quinto dei danni. Telefoni usati come tamburi, tablet lasciati sui divani o gatti che li spingono giù da una mensola delineano un quadro familiare di caos tecnologico quotidiano.
Il mercato globale delle estensioni di garanzia, oggi valutato 140 miliardi di euro, è destinato a raddoppiare nei prossimi cinque-sette anni, secondo le analisi di Allied Market Research e Precedence Research. Nonostante la crescita, l’offerta resta rigida, costosa e poco orientata al cliente.
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