L’intelligenza artificiale entra ufficialmente nelle aule e nei laboratori dell’Università Bocconi. L’ateneo milanese ha siglato un accordo con OpenAI, la società statunitense creatrice di ChatGPT, diventando la prima università in Italia a offrire accesso istituzionale alle più avanzate tecnologie di intelligenza artificiale a tutta la propria comunità accademica, composta da circa 17.000 tra studenti, docenti e membri dello staff.
Con questa iniziativa, la Bocconi si inserisce in un ristretto gruppo di università d’élite a livello globale e figura tra le prime in Europa ad avviare una collaborazione strutturata con OpenAI. L’obiettivo? Sfruttare l’intelligenza artificiale per potenziare la ricerca nelle scienze sociali e offrire percorsi formativi sempre più personalizzati.
Tre pilastri per la ricerca e l’innovazione
La collaborazione si concentrerà inizialmente su tre aree principali:
- Simulazione e costruzione teorica: verranno sviluppati agenti intelligenti basati su teorie economiche, manageriali e di policy. Questi strumenti saranno in grado di simulare comportamenti e condurre esperimenti utili sia per l’indagine accademica che per applicazioni pratiche.
- Analisi di dati non strutturati: l’uso di modelli linguistici avanzati permetterà di estrarre e misurare concetti complessi come il rigore scientifico o le narrazioni culturali a partire da testi, video e altre fonti non convenzionali.
- Personalizzazione dell’esperienza educativa: saranno sviluppati assistenti intelligenti capaci di guidare gli studenti nella formulazione di domande di ricerca e nell’interazione con i contenuti didattici, rendendo l’apprendimento più coinvolgente e su misura.
“La missione della Bocconi è da sempre quella di coniugare rigore metodologico e dati d’avanguardia con l’impatto sociale – ha dichiarato Francesco Billari, rettore dell’università – Questa collaborazione con OpenAI conferma il nostro ruolo alla frontiera della ricerca e della didattica, dove l’intelligenza artificiale contribuirà a migliorare l’esperienza educativa e a plasmare i processi decisionali del futuro”.
Anche OpenAI sottolinea il valore strategico della collaborazione con l’ateneo italiano. “L’IA sta aprendo nuove possibilità nel campo dell’istruzione, consentendo un apprendimento personalizzato, accelerando la ricerca accademica e migliorando la produttività dei docenti”, ha dichiarato Leah Belsky, VP e GM of Education di OpenAI. “Fornendo l’accesso ai nostri principali strumenti di IA in tutta la sua organizzazione, la Bocconi non solo è all’avanguardia nel progresso delle scienze sociali, ma sta anche preparando gli studenti e il personale a un futuro di IA”.
In un momento in cui l’IA sta trasformando radicalmente i paradigmi educativi e scientifici, l’accordo tra Bocconi e OpenAI segna un passo significativo verso un’università più intelligente, interattiva e connessa con le sfide del futuro.
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