Altro che intelligenza artificiale e super computer. Una piccola macchina di metallo, lunga meno di mezzo metro, potrebbe diventare il pezzo “tecnologico” più ambito degli ultimi tempi. Il 19 novembre, alla Bibliothèque Léon Parcé di Parigi, sarà messa all’asta la Pascaline, la prima calcolatrice meccanica mai costruita. Ideata nel 1642 da Blaise Pascal — che allora aveva appena 19 anni — la macchina è considerata una pietra miliare nella storia dell’automazione e della scienza. Christie’s la propone con una stima tra i 2 e i 3 milioni di euro.
Oltre a rappresentare un traguardo tecnico, la Pascaline segna un momento decisivo nella storia del pensiero europeo: è il primo tentativo documentato di trasferire un’attività esclusivamente mentale, il calcolo, a una macchina. Come scriveva nel 1712 la sorella dell’inventore, Gilberte Périer, nel Vie de M. Pascal, l’opera era “una novità”, capace di compiere operazioni “con certezza assoluta, senza bisogno di ragionamento”.
Pascal realizzò diverse versioni della sua invenzione per aiutare il padre Étienne, alto funzionario della fiscalità normanna. L’esemplare in asta è quello progettato per il calcolo delle distanze e delle misurazioni sul campo: una rarità assoluta, l’unico modello conosciuto ancora in mani private. Gli altri nove superstiti si trovano in collezioni museali — tra cui Clermont-Ferrand, Bonn (collezione IBM), Dresda e il Musée des Arts et Métiers di Parigi — e non sono disponibili per la vendita.
Straordinario anche lo stato di conservazione: la macchina è ancora perfettamente funzionante, un caso più unico che raro per un oggetto del XVII secolo. Elegante, compatta e precisa, la Pascaline continua a stupire anche quattro secoli dopo la sua nascita.
Accanto a questo lotto d’eccezione, l’asta offrirà anche una selezione di opere rare legate al pensiero scientifico e filosofico europeo. In catalogo figurano una prima edizione dei Pensées di Pascal (stimata tra 200mila e 300mila euro), manoscritti originali di Cartesio, Newton, Montaigne, e l’Enseignements à sa fille della duchessa Anne de France, valutata fino a 250mila euro.
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